domenica 2 settembre 2007

Taiwan: il popolo che ride!


Dopo un mese fuori casa, fuori Italia, fuori Europa il rientro è sempre un pò piacevole! Ritrovi le persone che avevi lasciato, le tue cose, il tuo letto e il tuo bagno pulito... Per i primi due giorni è un po' la tua festa: tutti sono contenti di rivederti e ti chiedono come è andata, cosa hai visto, cosa hai fatto...

Ieri sera ho rivisto le foto che ritraggono i momenti più belli trascorsi in questo mese così lungo, così rapido. Mi tornano in mente le situazioni che stavo vivendo quando sono state scattate, le emozioni, le impressioni e certe frasi, certe parole che ci hanno fatto ridere per giorni e che adesso, per quanto ti sforzi, non riesci a raccontare nel modo giusto per far capire a chi non c'era cosa ci trvassimo di così divertente...
Centinaia di foto: alcune in posa, alcune scattate istantaneamente, in viaggio, a pranzo, all'ospedale, solo paesaggi... Vedendole tutte ci si può fare un'idea di questo mese, si possono cogliere i momenti migliori, le persone con cui ho vissuto.... eppure manca qualcosa.
C'è qualcosa di Taiwan che porterò sempre nel cuore, ma che non è stato fotografato, non per distrazione, ma perchè non può essere contenuto in una foto.
È l'anima di Taiwan e soprattutto del suo popolo! Un popolo che ride... ride spesso. All'inizio ti sembra che ridano troppo... poi comincia a piacerti... quando stai per partire non ne puoi più fare a meno! Ridono gli amici quando si parlano sul metrò, ridono quando stai parlando e non sanno il significato della parola che hai appena pronunciato, ridono quando mangiano (e lo fanno spesso), ridono quando lavorano, probabilmente ridono anche mentre dormono... Ridono e sono gentili: una gentilezza indescrivibile, a volte imbarazzante che quasi ti mette a disagio. E non si tratta del CP particolarmente simpatico, non il medico particolarmente paziente, non un'infermiera tra tante, non un passante tra un milione, ma è ogni CP, ogni medico, ogni infermiera, ogni passante... Urti involontariamente lo studente in ospedale: è lui che ti chiede scusa. Sei in coda per salire in metrò: la persona davanti a te ti fa passare. Dici al tuo CP "mi piacerebbe...": ti accontenta immediatamente e sempre col sorriso sulle labbra...
Sicuramente è questo che ricorderò più di tutto, è questo che sentivo scappare via mentre ero in aeroporto per tornare, è questo il souvenir più tipico, è questo che un po' già mi manca.
E mentre scrivo queste cose penso a quanto sia vero lo slogan ufficiale dell'isola: TAIWAN TOUCH YOUR HEART!



Leaving Taiwan - Back to Italy



Data: 31 agosto 2007 - Calendario Cinese: 96/8/31
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E così è arrivato anche il giorno della partenza. Il mio aereo parte da Taipei alle 19.30 così in mattinata Tweety mi porta a vedere il museo del The nelle montagne vicino a Taipei: una fabbrica di the con un percorso attorno alle piantagioni.
Per l'ora di pranzo torniamo a casa, mangio e nel pomeriggio con calma andiamo in aeroporto: mi accompagnano in auto il papà di Tweety e sua sorella Mimì.
La mia valigia è davvero pesante e, se in Italia la tolleranza spesso è molto tollerante, a Taiwan le regole si rispettano, così la gentile impiegata del check-in non può rimanere indifferente ai miei 10 kg overweight. Mi dice che devo pagare 30 euro al kg oppure lasciare della roba. Mimì insiste perchè lasci roba che poi mi avrebbe spedito, ma sinceramente aprire la valigia con i miei vestiti e biancheria sporca in mezzo all'aeroporto non mi sembra il caso e poi cosa lasciare? Vabbeh chiedo all'impiegata se non può chiudere un occhio, ma lei mi dice che 10 kg sono davvero tanti, ma può scrivere che sono solo 7 facendomi quindi uno sconto di 90 euri che ragionando in termini Taiwanesi non sono pochi. Poi mi dice: it's a secret, keep it!!! Saluto Mimì e suo papà e mi dirigo al di là della frontiera. Giro un pò per i negozi, prendo una copia del National Geographic da leggere in aereo, chiedo informazioni per il change money anche se avrei potuto trovarlo da solo: vorrei continuare a parlare con questi Taiwanesi così gentili e sorridenti... sento che tra poco li lascerò... Cambio i 1400 dollari taiwanesi rimasti: sono circa 30 euri... con 1400 dollari potevo comprare un sacco di cose... con 30 euri ci fai ben poco! Poi mi dirigo al mio gate e aspetto. Arriva il Boeing 747-400 che mi riporterà in Europa pieno di gente che da Bangkok arriva a Taiwan: mi viene in mente la sera che sono arrivato... un groppo in gola... sento un po' di nostalgia per questa terra e questo popolo e in parte invidio coloro che stanno arrivando.
Poi salgo, aereo strapieno e come sempre il sedile anteriore è sempre troppo vicino al tuo, anche se sei nell'aereo più grande...
Decollo - scalo a Bangkok: scendono tutti perchè puliscono l'aereo e cambia il team di volo - cena - notte asiatica - notte europea - mattina - colazione - atterraggio... sono le 5.20 ora europea e siamo ad Amsterdam.
Entro in aeroporto dal gate E1 e cerco il gate per il mio prossimo volo: è il D78, seguo le indicazioni che mi dicono che è a 25 minuti di cammino (immaginate quanto è grande l'aeroporto). Arrivo e mi siedo in attesa del mio volo che partirà alle 8.30. È strano: mi sento quasi a casa, come se casa mia fosse dietro l'angolo... Quando non sei abituato ad andare all'estero ti senti a casa solo nella tua città e se solo cambi regione ti senti spaesato. Se cominci a girare l'Europa ti senti a casa in Italia, anche se sei fuori dalla tua regione. Torni da Taiwan e il solo fatto di essere in Europa ti fa sentire a casa, anche se sei in uno stato che non conosci affatto...
Salgo in aereo... uno sfigato che rientra da una vacanza di sesso&turismo in Tahilandia comincia ad attaccare la pezza passando poi, mentre le hostes mostrano cosa fare in caso di emergenza, a fare discorsi del tipo: "beh, non penso che servirebbe... insomma se succede un incidente difficilmente ci si salva... etc". Non sono superstizioso (eccetto che per gli esami) ma questi discorsi mi danno fastidio... faccio un sorriso per educazione e chiudo gli occhi: penserà che dormo e non romperà più...
Arrivo a Linate... arriva anche la mia mega-valigia, esco ed abbraccio i miei!

At the zoo!


Data: 30 agosto 2008 - Calendario Cinese: 96/8/30
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Ti puoi rendere conto dello stile di vita a Taiwan andando in metro.
Prima di tutto qualsiasi mezzo di trasporto pubblico a Taipei lo puoi pagare comodamente con la stessa carta ricaricabile senza dover ogni volta comprare il biglietto (che per il metro è un gettone blu di plastica). Ma soprattutto la metropolitana, sia le stazioni che i treni, sono puliti da far paura: non una scritta, non un segno, una carta per terra,... niente... Per di più è uno dei pochi posti dove è vietato mangiare e bere! Per terra lungo il marciapiede sono segnate delle righe dove chi deve salire si deve mettere in fila. Quando arriva il treno e si aprono le porte la gente scende e solo quando tutti quelli che devono scendere sono scesi, le persone che si erano messe in fila, ordinatamente, salgono sul treno: nessuno spinge, nessuno supera, nessuna calca, nemmeno nelle ore di punta (...come a Milano... più o meno!!!) Sul metrò i sedili sono quasi sempre azzurri e ogni tanto ce ne sono due blu: sono riservati alle donde gravide o con bambini a persone anziane o con le stampelle. Il metrò è pieno, è ora di andare al lavoro, ma questi due posti rimangono vuoti!

La mia ultima intera giornata a Taiwan la passo con Mimì, la sorella di Tweety che mi porta allo zoo dove vedo aniamli che non avevo mai visto dal vivo. Scattiamo un sacco di foto e così arrivano le 16.
Mimì mi porta a vedere la Taipei National University: l'università più grande di Taiwan. È un campus stile inglese con edifici antichi e molti studenti che camminano per gli enormi viali, ma la maggior parte è costretta ad usare la bicicletta vista l'enormità el campus. Qui non tutti gli studenti sono giovani infatti Mimì mi spiega che è un'università molto prestigiosa in cui è difficile accedere, quindi spesso accade che le persone provino ad entrare per parecchi anni.
Verso le 19.30 torniamo a casa e siamo entrambi stanchi... Dopo cena ho molte cose da fare prima di andare a letto: preparare la valigia e scrivere le cartoline!

The King of the World








Data: 29 Agosto 2007 - Calendario Cinese: 96/8/29

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Partiamo da casa abbastanza presto per incontrare Olga (Polonia) alla Taipei Main Station della metro. La giornata è molto piena perchè Olga partirà la mattina seguente, quindi facendo un po' di salti mortali, dobbiamo vedere il National Palace Museum (NPM; la LonelyPlanet ti vieta di andare a Taipei senza vederlo), il Taipei 101 e il Chiang-Kai-Sheck Memorial Hall. Il NPM è un edificio in pieno stile cinese esternamente e molto moderno internamente. È un po' come dire il Louvre a Parigi o il Deutches Museum a Monaco... però non ci sono quadri, ma solo oggetti: reperti storici, vasi della dinastia Ming e non solo e tanto altro. Il pezzo forte, ovvero come dire la Monna Lisa per il Louvre, è al terzo piano ed e'....... niente di meno che..... un ceppo di lattuga, interamente realizzato in Giada (la pietra tipica locale)... Sinceramente fa un po' ridere pensare che il master piece di un museo nazionale sia una lattuga... ma tant'è... d'altra parte i Taiwanesi non si smentiscono mai: anche in questo caso qualcosa da mangiare. Dopo aver praticamente visitato tutto il museo, finalmente usciamo, foto di rito, light lunch comprato da 7Eleven lì davanti e breve visita al gairdino dei borigeni che c'è lì vicino. Finalmente verso le 16 prendiamo il pullman diretti verso il Taipei 101. Io sono davvero impaziente, eccitato, come un bambino che va per la prima volta alle giostre... Scendo dalla metro e mi guardo attorno: finalmente lo vedo, che si staglia al cielo al tramonto del pomeriggio di Taipei. Comincio a scattare foto man mano che mi avvicino e sono sempre più impaziente di arrivare. Finalmente entriamo: i primo 5 piani sono un centro commerciale di stralusso con tutti i negozi delle migliori marche e gli stilisti europei (molti italiani) con prezzi da Via Montenapoleone. I Taiwanesi mi fanno notare che tutti i negozi attorno al Taipei 101 sono molto costosi, ma trovi prodotti che puoi trovare soltanto lì. Al 5° piano prendiamo il biglietto per raggiungere l'osservatorio dell'89° piano: grazie alla mia Student Card Bicocca pago solo 320 dollari, per i Taiwanesi è una cifra assurda! Mi dirigo verso l'ascensore (che non è esageratamente grande) dove uno steward preme il pulsante e ci dà il benvenuto. Comincia la salita alla velocità di 600 metri al minuto (le orecchie si tappano), si spengono le luci e si accendono delle lucine sul soffitto come fossero stelle... in meno di 1 minuto siamo all'89° piano. Un salone enorme con vetrate tutto attorno da cui puoi vedere tutta la città! Una vista spettacolare. Purtroppo il sole è già tramontato, ma c'è ancora luce, quindi posso vedere le luci elettriche che piano piano si accendono... Faccio foto e giro tutto attorno al perimetro. Salire al 91° piano sulla terrazza esterna costa altri 100 dollari e devi salire a piedi... ci penso un attimo e poi mi dico: quando tornerò mai a Taipei?!? Così salgo e faccio foto dall'esterno. Faccio il giro perimetrale della terrazza per vedere tutta la città e poi scendo all'89° dove ci sono negozi molto cari.
Dopo circa mezz'ora è ora di scendere: sta per finire la mia carica da Re del Mondo! Facciamo un giro per i negozi e poi usciamo.

Andiamo in una libreria enorme dove finalmente trovo le cartoline (dopo un mese che le cercavo), andiamo in un bar a mangiare una fetta di torta e io prendo la Brownie pensando all'Orso Bruno e poi ci dirigiamo al CKS Memorial Hall, una delle piazze più importanti di Taipei dove c'è il Teatro Nazionale e altri edifici storici che vediamo by night.
È passata mezzanotte e torniamo a casa, stanchi morti per l'intera giornata fuori e per le immense camminate, ma naturalmente non si va a letto con lo stomaco vuoto!

sabato 1 settembre 2007

Big City Life





Data: 28 Agosto 2007 - Calendario Cinese: 96/8/28
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...dopo 2 ore di pullman finalmente arriviamo a Taipei!
La casa di Tweety, un palazzone di 12 piani con i cancelli alle finestre, come se ne vedono tanti, è ad un isolato dalla fermata, un isolato che a me sembra interminabile da quanto pesa la mia valigia.
Quando entro in casa e mi mostrano la mia camera (che è della sorella di Tweety) mi sembra di vivere un sogno: dopo un mese al dorm, finalmente un appartamento confortevole e pulito, un letto matrimoniale e aria condizionata, cosa volere di più?!?
Lasciamo le valigie e usciamo: Tweety dice che non ceniamo a casa, ma da un'altra parte; infatti raggiungiamo la sua famiglia nella farmacia che possiedono: i genitori sono entrambi farmacisti, abbastanza giovani e molto simpatici, la sorella maggiore si è laureata da poco in farmacia e la minore frequenta la Junior High School. La mamma parla un po' di inglese, il padre solo poche parole, ma ad ogni cliente che entra sento pronunciare la parola ITALI: sembra molto soddisfatto di avermi e ci tiene a dirlo a tutti i clienti... che ricordiamo non sono abituati a vedere gente occidentale. Insomma, da buona tradizione Taiwanese, la famiglia è gentilissima.
Mangiamo nella cucina che c'è nel retrobottega della farmacia: riso con verdure e poi frutta: mi offrono una noce di cocco da cui bere il latte e poi me la aprono per farmi mangiare la polpa... è molto diverso dal cocco-bello delle nostre spiagge.
Tornati a casa finalmente una vera doccia!
Insomma tutto sembra più familiare di Taichung, forse solo perchè sono in una casa e non in dorm, forse è vero che Taipei è vista proprio come la città e Taichung come il paese,... sarà ma anche il cibo mi sembra più buono!
Dopo cena andiamo in un Night Market. Quando torno a casa sono davvero stanco e per la prima notte dopo quasi un mese dormo su un letto vero!






lunedì 27 agosto 2007

Goodbye Taichung!


Stamattina ultima colazione da NuNu coffee a Taichung. Poi sono tornato al dorm per fare la valigia. Sono le 12.50 valigia pronta (solo da mettere le ultime cose e chiuderla) e poi tra un'ora arrivera' Simon a prendere le chiavi della camera e alle 14.00 appuntamento con Tweety davanti a Starbucks per prendere il pullman verso Taipei.
Ho salutato gli incomings rimasti, Olga (Polonia) la rivedro' domani a Taipei e forse anche Adrienn (Ungheria).
Mentre lascio la citta' che mi ha ospitato per quasi mese mi vengono in mente un sacco di persone che hanno costruito il ricordo di questi giorni: tutti gli incomings, i CPs (soprattutto i miei 4: Tweety, Simon, Bryan e Sherry), gli studenti del reparto e i medici e le infermiere, Judith, i Taiwanesi del dormitorio, la guardia dell'ospedale che ci salutava tutti le volte che entravamo e uscivamo, la vecchia signora che vedevamo tutti i giorni ferma vicino all'incrocio dell'ospedale, le signore del chiosco all'angolo dove abbiamo fatto la gran parte delle colazioni, la segretaria dell'auletta all'utlimo piano dell'ospedale dove Judith ci teneva le lezioni,...
Da Taipei non so se riusciro' da aggiornare questo blog, se non dovessi farlo, annotero' tutto quanto e riportero' i miei appunti al mio rientro.
Non dimenticate di pensarmi domani mercoledi' 29 agosto 2007 ore 18.00 ora locale (12.00 in Italia) perche' saro' sulla vetta del mondo!!!

Time to go!











Qual'e' il momento migliore per lasciare una festa? Non di certo alla fine quando sta diventando noiosa e sono tutti ubriachi, ma al culmine della serata in modo da averne un ricordo molto positivo. Allo stesso modo spesso si dice che un telefilm dovrebbe finire proprio quando sta andando meglio, per evitare che perda di audience.

Io credo che questo sia il momento giusto per lasciare Taichung quando ancora si ride... Probabilmente aspettare ancora qualche giorno non sarebbe lo stesso: in ospedale gli studenti del reparto sono cambiati e quelli nuovi non sembrano cosi' simpatici come i precedenti (ma forse e' solo perche' li abbiamo conosciuti poco), molti degli incomings sono partiti, quindi il gruppo si sta sfoltendo, anche perche' per ogni incoming che parte ci sono 2 o 3 CPs in meno... E poi credo che dopo un mese tutti noi abbiamo un po' voglia di tornare a casa... quindi probabilmente tra qualche giorno cominceremmo ad essere un po' stanchi... Poi a dire il vero, qui le cose stanno prendendo una strana piega.... Da quando Charles (il CP di Petr) ha dimostrato di conoscere (e non solo conoscere) la religione Buddhista, si sta diffondendo una strana aria di spiritualita' e tutti sembrano avere problemi esistenziali dei quali fino a qualche giorno fa nessuno era a conoscenza: la sorella di Olga (Polonia) ha non so quali strani problemi per cui Olga ne parla sempre con Charles che poco fa stava tentando di trasferire in Polonia la sua energia positiva via Skype; Petr (Rep. Ceca) non vede l'ora di finre l'universita' per non vedere piu' pazienti e dedicarsi solo alla ricerca di base su modelli informatici (mi viene spontaneo chiedere perche' abbia scelto medicina, ma forse talvolta e' meglio tacere...) e Julie (Austria) a 5 esami dalla laurea non sa se effettivamente vuole fare il medico nella sua vita... Sinceramente sono un po' orgoglioso di non partecipare a questa fiera del vittimismo che mi fa un po' sorridere...

Nelle prime foto potete vedere l'ospedale (Dipartimento occidentale) e due vedute di Taichung dal 16' e ultimo piano dell'universita'.

A differenza degli altri io mi sento molto eccitato perche' sto per andare a Taipei, la capitale. Credo che molta della mia eccitazione dipenda dal fatto che voglio proprio andare al top del one-o-one ovvero il grattacielo piu' alto del mondo (ancora per poco, perche' sta per essere sorpassato da un grattacielo piu' alto in costruzione a Dubai)... È tutta la sera che mentre programmiamo i miei giorni Taipeiani con Tweety (la mia CP che mi ospitera') continuo a dire: "I will be at the top of the world: I'll be the king of the world"... gli altri ridono e Julie dice: "Stefa'no, it's very easy satisfy you!!!"...

E' mezzanotte e un quarto e devo ancora fare la valigia... comunque incontrero' Tweety domani alle 14.00 ma domani mattina ho l'ultima colazione a Taichung con Judith (la specializzanda)...

Stasera, inutile dirlo, ho bevuto il mio ultimo originale Buble Tea di Taichung...

Prima di chiudere, una foto per tutti gli (ex) studenti di medicina che mi stanno leggendo...