Dopo un mese fuori casa, fuori Italia, fuori Europa il rientro è sempre un pò piacevole! Ritrovi le persone che avevi lasciato, le tue cose, il tuo letto e il tuo bagno pulito... Per i primi due giorni è un po' la tua festa: tutti sono contenti di rivederti e ti chiedono come è andata, cosa hai visto, cosa hai fatto...
Ieri sera ho rivisto le foto che ritraggono i momenti più belli trascorsi in questo mese così lungo, così rapido. Mi tornano in mente le situazioni che stavo vivendo quando sono state scattate, le emozioni, le impressioni e certe frasi, certe parole che ci hanno fatto ridere per giorni e che adesso, per quanto ti sforzi, non riesci a raccontare nel modo giusto per far capire a chi non c'era cosa ci trvassimo di così divertente...
Centinaia di foto: alcune in posa, alcune scattate istantaneamente, in viaggio, a pranzo, all'ospedale, solo paesaggi... Vedendole tutte ci si può fare un'idea di questo mese, si possono cogliere i momenti migliori, le persone con cui ho vissuto.... eppure manca qualcosa.
C'è qualcosa di Taiwan che porterò sempre nel cuore, ma che non è stato fotografato, non per distrazione, ma perchè non può essere contenuto in una foto.
È l'anima di Taiwan e soprattutto del suo popolo! Un popolo che ride... ride spesso. All'inizio ti sembra che ridano troppo... poi comincia a piacerti... quando stai per partire non ne puoi più fare a meno! Ridono gli amici quando si parlano sul metrò, ridono quando stai parlando e non sanno il significato della parola che hai appena pronunciato, ridono quando mangiano (e lo fanno spesso), ridono quando lavorano, probabilmente ridono anche mentre dormono... Ridono e sono gentili: una gentilezza indescrivibile, a volte imbarazzante che quasi ti mette a disagio. E non si tratta del CP particolarmente simpatico, non il medico particolarmente paziente, non un'infermiera tra tante, non un passante tra un milione, ma è ogni CP, ogni medico, ogni infermiera, ogni passante... Urti involontariamente lo studente in ospedale: è lui che ti chiede scusa. Sei in coda per salire in metrò: la persona davanti a te ti fa passare. Dici al tuo CP "mi piacerebbe...": ti accontenta immediatamente e sempre col sorriso sulle labbra...
Sicuramente è questo che ricorderò più di tutto, è questo che sentivo scappare via mentre ero in aeroporto per tornare, è questo il souvenir più tipico, è questo che un po' già mi manca.
E mentre scrivo queste cose penso a quanto sia vero lo slogan ufficiale dell'isola: TAIWAN TOUCH YOUR HEART!