martedì 21 agosto 2007

Tainan e KTV


...e come promesso ieri mattina partenza all'alba per Tainan, la citta' che non puoi perdere se vieni a Taiwan.
Qui a Taichung alle 6.00 (ora del ritrovo davanti al dorm) era molto nuvoloso. Arrivo a Tainan per le 9.30 dopo un viaggio in treno in cui tutti hanno sempre dormito e... diluvio universale!!! L'ombrello non basta cosi' molti dei miei compagni indossano uno di quei k-way gialli che puoi comprare a 39 dollari da 7Eleven e che praticamente tutti i taiwanesi indossano quando piove. Io, che ne ho uno nel mio zaino, guardo bene gli altri e poi mi dico: "... vengo da Milano, capital of fashion: non andro' mai in giro con un sacco della spazzatura giallo addosso... piuttosto bagnato!" Cosi' ho fatto affidamento solo sul mio ombrellino! La mattina passa tra un tempio e l'altro anche se a noi sembrano tutti uguali... tra la pioggia e un attimo di tregua... a Charles (la nostra guida) non manca l'occasione per farci assaggiare qualche "snacks" tipico di Tainan... che pero' si ostina a pronunciare come "snakes" disseminando un po' di terrore quando ci sediamo per assaggiare... Gli snacks non hanno nulla a che vedere con pizzette, brioscine o cose simili, ma sono veri e propri piatti tipici della cucina di Tainan: grazie a Dio sono vegetariano e mi risparmio cibi inguardabili e puzzolenti in bettole che l'ufficio di igiene non puo' nemmeno immaginare!
E' strano: sebbene Tainan passi per la citta' piu' turistica di Taiwan (dopo Taipei ovviamente) in realta' ci si presenta con un'aria molto desolata (forse per la piogia? o forse perche' il typhoon dello scorso weekend ha dato il meglio di se' proprio qui) e gli autoctoni sembrano non aver mai visto gente che non abbia gli occhi a mandorla e la pelle gialla... ci guardano come vedessero gli extra-terrestri e i bambini ci salutano "Hello!"... a dire il vero anche noi quando incontriamo qualcuno dall'aspetto occidentale, facciamo un sorriso e un mezzo saluto. Quando, stanchi dalla giornata, ci riposiamo in un parco pubblico si avvicina un ragazzo dall'aspetto tipicamente irlandese e non esita ad attaccare bottone chiedendoci da dove veniamo. Lui e' un insegnante di inglese in Korea... viaggiatore solitario con zaino in spalla... Non posso non chiedermi cosa spinga un ragazzo occidentale a trasferirsi in Korea per insegnare inglese... molti europei (compreso io) avrebbero bisogno di improve their english...
Prima di tornare a Taichung naturalmente passiamo al Department Store: 11 piani di Rinascente-style con prezzi praticamente europei. Vado al meno due e vedo una panetteria francese... non resisto: compro del panbrioches e me lo mangio... a Taiwan non ci sono dolci, oppure se ci sono hanno comunque qlc di salato al loro interno e soprattutto in nessun ristorante, nemmeno quelli italiani, ti danno il pane... dopo 20 giorni direi che me lo posso permettere!
Rientro al dorm che e' quasi la 1 di notte e stamattina avevo la presentazione dell'Italia per gli interni del reparto, quindi significa essere in ospedale alle 7.30 (non posso non pensare al Bassini)...
Gli studenti mi fanno qualche domanda dopo la presentazione: dove hai imparato a cucinare? È vero che in Sicilia c'e' la mafia? Merate e' al nord o sud d'Italia? Poi mi chiedono cosa ne pensi di un famoso film italiano uscito di recente il cui titolo in inglese non mi dice proprio nulla... sorry I don't know that film; you know, in Italy sometimes movie titles are not just the translation of english ones...

Stasera si va al KTV ovvero al Karaoke... naturalmente l'ultimo posto dove vorrei andare, ma tutti sembrano cosi' entusiasti che non posso sottrarmi. Entriamo a KTV e dopo le formalita' di rito veniamo portati all'11' piano: il karaoke taiwanese si fa in un piccolo salotto con tv al plasma insonorizzato e solo tu e i tuoi amici partecipate: insomma se non sai cantare nessun estraneo lo sapra' mai perche' e' nell'altra stanza. Compreso nel prezzo anche un sacco di roba da mangiare... Naturalmente scegliamo evergreen internazionali, ma i miei compagni non mi fanno mancare gli unici due titoli italiani: "O sole mio" e "Volare". Io, che fino a quel momento cercavo di non avere mai il microfono davanti alla mia bocca, non posso piu' sottrarmi... ma il napoletano non e' il mio forte... cosi'... sorry it's not italian, just a dialect that I don't know. Ma per "Volare" non posso proprio tirarmi indietro...
La serata va avanti e anche io canto un po' piu' sciolto. Petr (Rep. ceca) conosce tutte le canzoni dei Backstreet Boys e di Britney Spears i cui video, rivisti dopo qualche anno di distanza, sono davvero imbarazzanti... Mentre Julie (Austria) e Olga (polonia) cantano magistralmente When you believe di Whitney Houston e Mariah Carey...
Dopo 4 ore... fine, si torna al dorm e domani di nuovo hospital, ma finalmente alle 8.30: no any presentations!!!

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