domenica 2 settembre 2007

Taiwan: il popolo che ride!


Dopo un mese fuori casa, fuori Italia, fuori Europa il rientro è sempre un pò piacevole! Ritrovi le persone che avevi lasciato, le tue cose, il tuo letto e il tuo bagno pulito... Per i primi due giorni è un po' la tua festa: tutti sono contenti di rivederti e ti chiedono come è andata, cosa hai visto, cosa hai fatto...

Ieri sera ho rivisto le foto che ritraggono i momenti più belli trascorsi in questo mese così lungo, così rapido. Mi tornano in mente le situazioni che stavo vivendo quando sono state scattate, le emozioni, le impressioni e certe frasi, certe parole che ci hanno fatto ridere per giorni e che adesso, per quanto ti sforzi, non riesci a raccontare nel modo giusto per far capire a chi non c'era cosa ci trvassimo di così divertente...
Centinaia di foto: alcune in posa, alcune scattate istantaneamente, in viaggio, a pranzo, all'ospedale, solo paesaggi... Vedendole tutte ci si può fare un'idea di questo mese, si possono cogliere i momenti migliori, le persone con cui ho vissuto.... eppure manca qualcosa.
C'è qualcosa di Taiwan che porterò sempre nel cuore, ma che non è stato fotografato, non per distrazione, ma perchè non può essere contenuto in una foto.
È l'anima di Taiwan e soprattutto del suo popolo! Un popolo che ride... ride spesso. All'inizio ti sembra che ridano troppo... poi comincia a piacerti... quando stai per partire non ne puoi più fare a meno! Ridono gli amici quando si parlano sul metrò, ridono quando stai parlando e non sanno il significato della parola che hai appena pronunciato, ridono quando mangiano (e lo fanno spesso), ridono quando lavorano, probabilmente ridono anche mentre dormono... Ridono e sono gentili: una gentilezza indescrivibile, a volte imbarazzante che quasi ti mette a disagio. E non si tratta del CP particolarmente simpatico, non il medico particolarmente paziente, non un'infermiera tra tante, non un passante tra un milione, ma è ogni CP, ogni medico, ogni infermiera, ogni passante... Urti involontariamente lo studente in ospedale: è lui che ti chiede scusa. Sei in coda per salire in metrò: la persona davanti a te ti fa passare. Dici al tuo CP "mi piacerebbe...": ti accontenta immediatamente e sempre col sorriso sulle labbra...
Sicuramente è questo che ricorderò più di tutto, è questo che sentivo scappare via mentre ero in aeroporto per tornare, è questo il souvenir più tipico, è questo che un po' già mi manca.
E mentre scrivo queste cose penso a quanto sia vero lo slogan ufficiale dell'isola: TAIWAN TOUCH YOUR HEART!



Leaving Taiwan - Back to Italy



Data: 31 agosto 2007 - Calendario Cinese: 96/8/31
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E così è arrivato anche il giorno della partenza. Il mio aereo parte da Taipei alle 19.30 così in mattinata Tweety mi porta a vedere il museo del The nelle montagne vicino a Taipei: una fabbrica di the con un percorso attorno alle piantagioni.
Per l'ora di pranzo torniamo a casa, mangio e nel pomeriggio con calma andiamo in aeroporto: mi accompagnano in auto il papà di Tweety e sua sorella Mimì.
La mia valigia è davvero pesante e, se in Italia la tolleranza spesso è molto tollerante, a Taiwan le regole si rispettano, così la gentile impiegata del check-in non può rimanere indifferente ai miei 10 kg overweight. Mi dice che devo pagare 30 euro al kg oppure lasciare della roba. Mimì insiste perchè lasci roba che poi mi avrebbe spedito, ma sinceramente aprire la valigia con i miei vestiti e biancheria sporca in mezzo all'aeroporto non mi sembra il caso e poi cosa lasciare? Vabbeh chiedo all'impiegata se non può chiudere un occhio, ma lei mi dice che 10 kg sono davvero tanti, ma può scrivere che sono solo 7 facendomi quindi uno sconto di 90 euri che ragionando in termini Taiwanesi non sono pochi. Poi mi dice: it's a secret, keep it!!! Saluto Mimì e suo papà e mi dirigo al di là della frontiera. Giro un pò per i negozi, prendo una copia del National Geographic da leggere in aereo, chiedo informazioni per il change money anche se avrei potuto trovarlo da solo: vorrei continuare a parlare con questi Taiwanesi così gentili e sorridenti... sento che tra poco li lascerò... Cambio i 1400 dollari taiwanesi rimasti: sono circa 30 euri... con 1400 dollari potevo comprare un sacco di cose... con 30 euri ci fai ben poco! Poi mi dirigo al mio gate e aspetto. Arriva il Boeing 747-400 che mi riporterà in Europa pieno di gente che da Bangkok arriva a Taiwan: mi viene in mente la sera che sono arrivato... un groppo in gola... sento un po' di nostalgia per questa terra e questo popolo e in parte invidio coloro che stanno arrivando.
Poi salgo, aereo strapieno e come sempre il sedile anteriore è sempre troppo vicino al tuo, anche se sei nell'aereo più grande...
Decollo - scalo a Bangkok: scendono tutti perchè puliscono l'aereo e cambia il team di volo - cena - notte asiatica - notte europea - mattina - colazione - atterraggio... sono le 5.20 ora europea e siamo ad Amsterdam.
Entro in aeroporto dal gate E1 e cerco il gate per il mio prossimo volo: è il D78, seguo le indicazioni che mi dicono che è a 25 minuti di cammino (immaginate quanto è grande l'aeroporto). Arrivo e mi siedo in attesa del mio volo che partirà alle 8.30. È strano: mi sento quasi a casa, come se casa mia fosse dietro l'angolo... Quando non sei abituato ad andare all'estero ti senti a casa solo nella tua città e se solo cambi regione ti senti spaesato. Se cominci a girare l'Europa ti senti a casa in Italia, anche se sei fuori dalla tua regione. Torni da Taiwan e il solo fatto di essere in Europa ti fa sentire a casa, anche se sei in uno stato che non conosci affatto...
Salgo in aereo... uno sfigato che rientra da una vacanza di sesso&turismo in Tahilandia comincia ad attaccare la pezza passando poi, mentre le hostes mostrano cosa fare in caso di emergenza, a fare discorsi del tipo: "beh, non penso che servirebbe... insomma se succede un incidente difficilmente ci si salva... etc". Non sono superstizioso (eccetto che per gli esami) ma questi discorsi mi danno fastidio... faccio un sorriso per educazione e chiudo gli occhi: penserà che dormo e non romperà più...
Arrivo a Linate... arriva anche la mia mega-valigia, esco ed abbraccio i miei!

At the zoo!


Data: 30 agosto 2008 - Calendario Cinese: 96/8/30
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Ti puoi rendere conto dello stile di vita a Taiwan andando in metro.
Prima di tutto qualsiasi mezzo di trasporto pubblico a Taipei lo puoi pagare comodamente con la stessa carta ricaricabile senza dover ogni volta comprare il biglietto (che per il metro è un gettone blu di plastica). Ma soprattutto la metropolitana, sia le stazioni che i treni, sono puliti da far paura: non una scritta, non un segno, una carta per terra,... niente... Per di più è uno dei pochi posti dove è vietato mangiare e bere! Per terra lungo il marciapiede sono segnate delle righe dove chi deve salire si deve mettere in fila. Quando arriva il treno e si aprono le porte la gente scende e solo quando tutti quelli che devono scendere sono scesi, le persone che si erano messe in fila, ordinatamente, salgono sul treno: nessuno spinge, nessuno supera, nessuna calca, nemmeno nelle ore di punta (...come a Milano... più o meno!!!) Sul metrò i sedili sono quasi sempre azzurri e ogni tanto ce ne sono due blu: sono riservati alle donde gravide o con bambini a persone anziane o con le stampelle. Il metrò è pieno, è ora di andare al lavoro, ma questi due posti rimangono vuoti!

La mia ultima intera giornata a Taiwan la passo con Mimì, la sorella di Tweety che mi porta allo zoo dove vedo aniamli che non avevo mai visto dal vivo. Scattiamo un sacco di foto e così arrivano le 16.
Mimì mi porta a vedere la Taipei National University: l'università più grande di Taiwan. È un campus stile inglese con edifici antichi e molti studenti che camminano per gli enormi viali, ma la maggior parte è costretta ad usare la bicicletta vista l'enormità el campus. Qui non tutti gli studenti sono giovani infatti Mimì mi spiega che è un'università molto prestigiosa in cui è difficile accedere, quindi spesso accade che le persone provino ad entrare per parecchi anni.
Verso le 19.30 torniamo a casa e siamo entrambi stanchi... Dopo cena ho molte cose da fare prima di andare a letto: preparare la valigia e scrivere le cartoline!

The King of the World








Data: 29 Agosto 2007 - Calendario Cinese: 96/8/29

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Partiamo da casa abbastanza presto per incontrare Olga (Polonia) alla Taipei Main Station della metro. La giornata è molto piena perchè Olga partirà la mattina seguente, quindi facendo un po' di salti mortali, dobbiamo vedere il National Palace Museum (NPM; la LonelyPlanet ti vieta di andare a Taipei senza vederlo), il Taipei 101 e il Chiang-Kai-Sheck Memorial Hall. Il NPM è un edificio in pieno stile cinese esternamente e molto moderno internamente. È un po' come dire il Louvre a Parigi o il Deutches Museum a Monaco... però non ci sono quadri, ma solo oggetti: reperti storici, vasi della dinastia Ming e non solo e tanto altro. Il pezzo forte, ovvero come dire la Monna Lisa per il Louvre, è al terzo piano ed e'....... niente di meno che..... un ceppo di lattuga, interamente realizzato in Giada (la pietra tipica locale)... Sinceramente fa un po' ridere pensare che il master piece di un museo nazionale sia una lattuga... ma tant'è... d'altra parte i Taiwanesi non si smentiscono mai: anche in questo caso qualcosa da mangiare. Dopo aver praticamente visitato tutto il museo, finalmente usciamo, foto di rito, light lunch comprato da 7Eleven lì davanti e breve visita al gairdino dei borigeni che c'è lì vicino. Finalmente verso le 16 prendiamo il pullman diretti verso il Taipei 101. Io sono davvero impaziente, eccitato, come un bambino che va per la prima volta alle giostre... Scendo dalla metro e mi guardo attorno: finalmente lo vedo, che si staglia al cielo al tramonto del pomeriggio di Taipei. Comincio a scattare foto man mano che mi avvicino e sono sempre più impaziente di arrivare. Finalmente entriamo: i primo 5 piani sono un centro commerciale di stralusso con tutti i negozi delle migliori marche e gli stilisti europei (molti italiani) con prezzi da Via Montenapoleone. I Taiwanesi mi fanno notare che tutti i negozi attorno al Taipei 101 sono molto costosi, ma trovi prodotti che puoi trovare soltanto lì. Al 5° piano prendiamo il biglietto per raggiungere l'osservatorio dell'89° piano: grazie alla mia Student Card Bicocca pago solo 320 dollari, per i Taiwanesi è una cifra assurda! Mi dirigo verso l'ascensore (che non è esageratamente grande) dove uno steward preme il pulsante e ci dà il benvenuto. Comincia la salita alla velocità di 600 metri al minuto (le orecchie si tappano), si spengono le luci e si accendono delle lucine sul soffitto come fossero stelle... in meno di 1 minuto siamo all'89° piano. Un salone enorme con vetrate tutto attorno da cui puoi vedere tutta la città! Una vista spettacolare. Purtroppo il sole è già tramontato, ma c'è ancora luce, quindi posso vedere le luci elettriche che piano piano si accendono... Faccio foto e giro tutto attorno al perimetro. Salire al 91° piano sulla terrazza esterna costa altri 100 dollari e devi salire a piedi... ci penso un attimo e poi mi dico: quando tornerò mai a Taipei?!? Così salgo e faccio foto dall'esterno. Faccio il giro perimetrale della terrazza per vedere tutta la città e poi scendo all'89° dove ci sono negozi molto cari.
Dopo circa mezz'ora è ora di scendere: sta per finire la mia carica da Re del Mondo! Facciamo un giro per i negozi e poi usciamo.

Andiamo in una libreria enorme dove finalmente trovo le cartoline (dopo un mese che le cercavo), andiamo in un bar a mangiare una fetta di torta e io prendo la Brownie pensando all'Orso Bruno e poi ci dirigiamo al CKS Memorial Hall, una delle piazze più importanti di Taipei dove c'è il Teatro Nazionale e altri edifici storici che vediamo by night.
È passata mezzanotte e torniamo a casa, stanchi morti per l'intera giornata fuori e per le immense camminate, ma naturalmente non si va a letto con lo stomaco vuoto!

sabato 1 settembre 2007

Big City Life





Data: 28 Agosto 2007 - Calendario Cinese: 96/8/28
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...dopo 2 ore di pullman finalmente arriviamo a Taipei!
La casa di Tweety, un palazzone di 12 piani con i cancelli alle finestre, come se ne vedono tanti, è ad un isolato dalla fermata, un isolato che a me sembra interminabile da quanto pesa la mia valigia.
Quando entro in casa e mi mostrano la mia camera (che è della sorella di Tweety) mi sembra di vivere un sogno: dopo un mese al dorm, finalmente un appartamento confortevole e pulito, un letto matrimoniale e aria condizionata, cosa volere di più?!?
Lasciamo le valigie e usciamo: Tweety dice che non ceniamo a casa, ma da un'altra parte; infatti raggiungiamo la sua famiglia nella farmacia che possiedono: i genitori sono entrambi farmacisti, abbastanza giovani e molto simpatici, la sorella maggiore si è laureata da poco in farmacia e la minore frequenta la Junior High School. La mamma parla un po' di inglese, il padre solo poche parole, ma ad ogni cliente che entra sento pronunciare la parola ITALI: sembra molto soddisfatto di avermi e ci tiene a dirlo a tutti i clienti... che ricordiamo non sono abituati a vedere gente occidentale. Insomma, da buona tradizione Taiwanese, la famiglia è gentilissima.
Mangiamo nella cucina che c'è nel retrobottega della farmacia: riso con verdure e poi frutta: mi offrono una noce di cocco da cui bere il latte e poi me la aprono per farmi mangiare la polpa... è molto diverso dal cocco-bello delle nostre spiagge.
Tornati a casa finalmente una vera doccia!
Insomma tutto sembra più familiare di Taichung, forse solo perchè sono in una casa e non in dorm, forse è vero che Taipei è vista proprio come la città e Taichung come il paese,... sarà ma anche il cibo mi sembra più buono!
Dopo cena andiamo in un Night Market. Quando torno a casa sono davvero stanco e per la prima notte dopo quasi un mese dormo su un letto vero!






lunedì 27 agosto 2007

Goodbye Taichung!


Stamattina ultima colazione da NuNu coffee a Taichung. Poi sono tornato al dorm per fare la valigia. Sono le 12.50 valigia pronta (solo da mettere le ultime cose e chiuderla) e poi tra un'ora arrivera' Simon a prendere le chiavi della camera e alle 14.00 appuntamento con Tweety davanti a Starbucks per prendere il pullman verso Taipei.
Ho salutato gli incomings rimasti, Olga (Polonia) la rivedro' domani a Taipei e forse anche Adrienn (Ungheria).
Mentre lascio la citta' che mi ha ospitato per quasi mese mi vengono in mente un sacco di persone che hanno costruito il ricordo di questi giorni: tutti gli incomings, i CPs (soprattutto i miei 4: Tweety, Simon, Bryan e Sherry), gli studenti del reparto e i medici e le infermiere, Judith, i Taiwanesi del dormitorio, la guardia dell'ospedale che ci salutava tutti le volte che entravamo e uscivamo, la vecchia signora che vedevamo tutti i giorni ferma vicino all'incrocio dell'ospedale, le signore del chiosco all'angolo dove abbiamo fatto la gran parte delle colazioni, la segretaria dell'auletta all'utlimo piano dell'ospedale dove Judith ci teneva le lezioni,...
Da Taipei non so se riusciro' da aggiornare questo blog, se non dovessi farlo, annotero' tutto quanto e riportero' i miei appunti al mio rientro.
Non dimenticate di pensarmi domani mercoledi' 29 agosto 2007 ore 18.00 ora locale (12.00 in Italia) perche' saro' sulla vetta del mondo!!!

Time to go!











Qual'e' il momento migliore per lasciare una festa? Non di certo alla fine quando sta diventando noiosa e sono tutti ubriachi, ma al culmine della serata in modo da averne un ricordo molto positivo. Allo stesso modo spesso si dice che un telefilm dovrebbe finire proprio quando sta andando meglio, per evitare che perda di audience.

Io credo che questo sia il momento giusto per lasciare Taichung quando ancora si ride... Probabilmente aspettare ancora qualche giorno non sarebbe lo stesso: in ospedale gli studenti del reparto sono cambiati e quelli nuovi non sembrano cosi' simpatici come i precedenti (ma forse e' solo perche' li abbiamo conosciuti poco), molti degli incomings sono partiti, quindi il gruppo si sta sfoltendo, anche perche' per ogni incoming che parte ci sono 2 o 3 CPs in meno... E poi credo che dopo un mese tutti noi abbiamo un po' voglia di tornare a casa... quindi probabilmente tra qualche giorno cominceremmo ad essere un po' stanchi... Poi a dire il vero, qui le cose stanno prendendo una strana piega.... Da quando Charles (il CP di Petr) ha dimostrato di conoscere (e non solo conoscere) la religione Buddhista, si sta diffondendo una strana aria di spiritualita' e tutti sembrano avere problemi esistenziali dei quali fino a qualche giorno fa nessuno era a conoscenza: la sorella di Olga (Polonia) ha non so quali strani problemi per cui Olga ne parla sempre con Charles che poco fa stava tentando di trasferire in Polonia la sua energia positiva via Skype; Petr (Rep. Ceca) non vede l'ora di finre l'universita' per non vedere piu' pazienti e dedicarsi solo alla ricerca di base su modelli informatici (mi viene spontaneo chiedere perche' abbia scelto medicina, ma forse talvolta e' meglio tacere...) e Julie (Austria) a 5 esami dalla laurea non sa se effettivamente vuole fare il medico nella sua vita... Sinceramente sono un po' orgoglioso di non partecipare a questa fiera del vittimismo che mi fa un po' sorridere...

Nelle prime foto potete vedere l'ospedale (Dipartimento occidentale) e due vedute di Taichung dal 16' e ultimo piano dell'universita'.

A differenza degli altri io mi sento molto eccitato perche' sto per andare a Taipei, la capitale. Credo che molta della mia eccitazione dipenda dal fatto che voglio proprio andare al top del one-o-one ovvero il grattacielo piu' alto del mondo (ancora per poco, perche' sta per essere sorpassato da un grattacielo piu' alto in costruzione a Dubai)... È tutta la sera che mentre programmiamo i miei giorni Taipeiani con Tweety (la mia CP che mi ospitera') continuo a dire: "I will be at the top of the world: I'll be the king of the world"... gli altri ridono e Julie dice: "Stefa'no, it's very easy satisfy you!!!"...

E' mezzanotte e un quarto e devo ancora fare la valigia... comunque incontrero' Tweety domani alle 14.00 ma domani mattina ho l'ultima colazione a Taichung con Judith (la specializzanda)...

Stasera, inutile dirlo, ho bevuto il mio ultimo originale Buble Tea di Taichung...

Prima di chiudere, una foto per tutti gli (ex) studenti di medicina che mi stanno leggendo...




domenica 26 agosto 2007

Last Sunday in Lungang



Oggi per molti degli incomings e' stata l'ultima domenica a Taiwan. I nostri CPs avrebbero voluto farci una sorpresa per questo nostro ultimo weekend taiwanese, ma noi gia' verso giovedi' o venerdi' premevamo per sapere cosa avremmo fatto per evitare che la sorpresa si rivelasse una sorpresa sgradita. Cosi' ieri, dopo la biciclettata, abbiamo deciso assieme cosa avremmo fatto oggi e alla fine si e' deciso di andare a Lungang, una citta' non molto lontana da Taichung, in modo da poter partire con calma alle 10.00 e rientrare prima dell'ora di cena.
Lungang e' una citta' turistica, anche se probabilmente turistica per i taiwanesi, perche' di occidentali non se ne e' visto nemmeno uno oltre a noi e cosi' anche per oggi abbiamo camminato per le strade osservati come fossimo extra-terrestri.
Le vie della citta' antica sono un susseguirsi di botteghe dove vendono tutti gli stessi souvenir di legno o di porcellana e l'animale che la fa da padrone e' il maiale.
I nostri CPs ci hanno promesso che non sarebbe stata una gita all'insegna dei templi e in effetti ne abbiamo visto solo uno: il tempio di Matsu che, ci raccontano, e' il tempio piu' famoso di Taiwan. A noi sembra uguale a tutti gli altri che abbiamo visto: siamo noi ad essere superficiali o effettivamente sono tutti uguali?!? Pero' questo una particolarita' ce l'ha: all'ingresso se alziamo la sguardo verso l'alto possiamo vedere un particolare soffitto in legno che e' stato realizzato senza l'utilizzo di alcun chiodo, ma solo incastrando i pezzi di legno l'uno con l'altro.
Naturalmente il giro per Lungang si rivela un'altra occasione per mangiare: la citta' e' piena di bancarelle che vendono dolci tipici e passando i venditori insistono perche' tu li assaggi. I nostri CPs non sono da meno e comprano per noi i prodotti piu' tipici da farci assaggiare.
La giornata e' stata davvero hot tanto che, semplicemente camminando, ho preso un po' di colorito in faccia... È stato il primo weekend in cui la pioggia non ha rovinato i nostri programmi... Effettivamente verso sera si e' messo a piovere, ma ormai eravamo gia' sul pullman sulla via del ritorno...
Stasera un'altro saluto: Ida domani va a Taipei e martedi' tornera' in Danimarca. I prossimi siamo io e Olga (Polonia)...

sabato 25 agosto 2007

At the Opera!


"At the Opera!" e' il titolo di un capitolo del mio libro di inglese del liceo: un ragazzo Italiano a Londra e gli autoctoni gli propongono l'Opera per la serata. In effetti per gli stranieri l'opera e' davvero qualcosa che ti permette di entrare piu' a contatto con la cultura del paese che stai visitando... Ida (Danimarca) aveva piu' volte espresso il desiderio di vedere l'opera cinese e Kevin (il Taiwanese alla cena di giovedi') mi chiedeva informazioni sull'opera italiana...
Cosi' stasera siamo andati all'Opera! Fortunatamente qui a Taichung non e' richiesto alcun abito formale, cosi' io, con i miei pantaloni blu e camicia azzurra, ero gia' comunque una spanna sopra gli altri (europei compresi)... d'altra parte Milano capital of fashion...
Comunque a parte queste formalita' devo dire che e' stata davvero molto interessante. Era musica tipica cinese ma non quel tintinnio che tutti si aspetterebbero... ok sentivi che era cinese ma piacevole. I CPs che ci hanno accompagnato hanno detto che 4 degli artisti che si sono esibiti sono molto conosciuti a Taiwan. Per me e' stata la prima opera in assoluto e quando l'ho detto a Niki (CPs), ha spalancato gli occhi e mi ha chiesto: "Are you sure?!?"... 25 anni e mai stato all'opera... normale per un ragazzo italiano medio, assurdo per uno straniero... e dire che in Italia ne avremmo cosi' da sentire di opere e poi abbiamo anche La Scala... certo se il Battistello mi rendesse partecipe ogni tanto... visto che sull'Ale ormai non si puo' piu' contare... Vabbeh comunque ho apprezzato davvero tanto e spero di potermi acculturare un po' sul versante musicale...
Oggi pomeriggio, essendoci finalmente bel tempo, abbiamo fatto una bella biciclettata di 3 ore in una zona praticamente solo per biciclette poco distante da Taichung... In alcuni punti abbiamo potuto vedere anche un panorama stupendo... come si puo' notare dalla foto in cui mi sono seduto sul bordo del ponte senza notare che dall'altra parte non c'era alcuna protezione, ma solo lo strapiombo... ecco perche' Olga (Polonia) mentre mi vedeva salire mi ha detto di stare attento!
Quando abbiamo lasciato le biciclette vedendo quella riproduzione di tandem a dieci posti, ed essendo noi in 10, non abbiamo resistito alla tentazione di fare la foto stupida della giornata!
Stamattina sono andato al Jade-Market con Ida per comprare dei regali: un mercatino che c'e' solo il sabato mattina dove vendono per la maggior parte gioielli e souvenir di giada che e' la pietra tipica locale. Qui mi sono potuto sbizzarrire nella mia attivita' preferita quando vado in questo genere di posti all'estero: "discussing the prize" cosi' ho portato a casa un braccialetto proposto a 2000 dollari taiwanesi per soli 1100, una rana di legno proposta a 500 per 200 e ho aiutato Ida a comprare due braccialetti per 400 dollari quando invece erano proposti a 300 l'uno! Da non dimenticare che i mercanti non conoscono una parola di Inglese e noi sappiamo dire solo Grazie e Prego in cinese.... Perche' mi sono iscritto a medicina quando potevo vendere la frutta al mercato?!?


venerdì 24 agosto 2007

Goodbye Incomings...





Stamattina quando e' suonata la sveglia alle 7.30, ho passato circa mezz'ora a pensare: "Shall I go to the hospital or can I skip it for today?!?" Poi verso le 8.00 il mio senso del dovere ha prevalso, cosi' mi sono diretto verso la doccia! Probabilmente dovevamo avere tutti delle facce molto annoiate stamattina perche' ci hanno concesso la giornata libera, cosi' siamo andati a vedere il parco delle statue di Taichung che avevamo programmato di vedere prima di partire. Nelle vicinanze ci sarebbe dovuta essere anche la strada del the ovvero una via piena di tea-shop che pero' apparentemente non c'e' piu'... cosi' siamo tornati nelle vicinanze del dorm, abbiamo pranzato al Three Buildings Department Store (vegetable rice burger) e oggi pomeriggio ho dormito per ben due ore.
Stasera appuntamento alle 18.00 per la cena di saluto di tutti gli incomings. Poiche' pioveva e il ristorante dove ci hanno offerto la cena era a circa 15 minuti di scooter, anche io ho dovuto cedere e indossare lo yellow rain coat...
Il ristorante era un tipico ristorante cinese molto carino dove abbiamo mangiato un sacco di cose e bevuto uno strano tipo di the (che avevo bevuto anche ieri sera al Giapponese) che sa di caffe'... spero di riuscire a portarne un po' in Italia...
Dopo cena, foto di rito tutti assieme e poi ci siamo diretti verso l'universita', siamo saliti al 4' piano (anche se io ero un po' scared perche' come ricordate il 4' piano...) e all'interno di un'aula c'era il gruppo gospel dell'universita' (il campus universitario rimane aperto tutta la notte cosi' molte attivita' extra si possono fare anche dopo l'ora di cena) che ha fatto una performance live solo per noi e poi hanno intonato sia in cinese che in inglese Happy Birthday per Ida (Danimarca), infatti domani sara' il suo 24esimo compleanno e Edwin, il suo Cp, le ha portato anche la torta con la candelina... Naturalmente il tutto e' stata una sorpresa per lei. Noi le abbiamo regalato la foto fatta nella baita sulla palude con dietro le nostre dediche e un set con posters e aghi per l'agopuntura.
Anche io ho ricevuto dei regali da parte dei miei CPs, essendo formalmente la sera dei saluti: un set per scrivere in cinese con inchiostro, una particolare penna e tovaglietta da mettere sotto il foglio, una calzetta per il cellulare con scritto I love Taiwan (naturalmente in cinese), quel robo che va fatto rimbalzare con il piede (non riesco a spiegarlo meglio a parole... chi conosce il gioco avra' capito) e delle cartoline.
All'uscita dall'universita' abbiamo fatto una foto con i caschi indossati, per ricordare tutte le scorrazzate in scooter fatte durante questo mese... i Taiwanesi, che sono abituati ad andare in scooter in due o tre e che sono abituati a vedere una trentina di scooter fermi al semaforo davanti alle auto, ci hanno un po' presi per stupidi...
Stasera inoltre ultimo saluto a Katharina (germania) e al suo ragazzo che domani mattina partono per un giro turistico dell'isola prima di tornare in Europa...
Noi incomings, prima di salutarci davanti al dormitorio ci siamo detti: "see you tomorrow... for the last saturday..." Effettivamente con stasera comincia l'ultima settimana taiwanese...

giovedì 23 agosto 2007

Broken Rules


CHINA MEDICAL UNIVERSITY STUDENT DORM RULES
1. Residents have to be back to the dorm before 11.00pm. BROKEN!
2. Gate of student dorm is open from 6.00am until 11.00pm.
3. Hot water supplies from 5.00pm until 11.00pm (nemmeno all'isola dei famosi)
4. Visitors are not allowed to stay in the dorm overnight.
5. To respect other students living in the dorm, "quiet hours" is from 11.00pm until 7.00am, from Monday through Sunday (e le urla animalesche che arrivano dalla stanza affianco fino a mezzanotte?!?)
6. Students may not have guests of the opposite gender stay with them in their rooms. BROKEN!
7. Girls are allowed to go boy's dormitory common room while boys are not allowed to go girl's dormitory common room. BROKEN!
8. Alcoholic beverages, gambling and cooking are prohibited in the dorm. BROKEN!
9. Assorted garbage has to be thrown away to the dump.
10. The University assumes no financial responsability for lost or stolen property.
Ieri sera tornando al dormitorio dopo le 11pm, come spesso accade, ci siamo resi conto del fatto che abbiamo infranto alcune delle regole del dormitorio, da noi firmate all'arrivo, che obiettivamente, per noi europei, sembrano piu' regole da dormitorio della scuola media piuttosto che da dormitorio universitario... ma tant'e'...
Oggi giornata ospedaliera in cui ad un certo punto tra noi europei e' saltato fuori il discorso dei PAP TEST e ho potuto tenere una piccola lezione, vista la mia esperienza Bassiniana... Petr (Rep. Ceca) ad un esame dalla laurea sosteneva che il nuovo nome del Pap Test sia CIN. Adesso, forse questo sembrera' incomprensibile per chi non studia medicina, ma assicuro che e' come dire che il nuovo nome del computer e' Windows Vista. Roba da far rivoltare il povero Papanicolau nella tomba...
Stasera, giusto per non perdere la buona abitudine Taiwanese, io e Ida (Danimarca) siamo stati invitati da Shen, la nostra LEO, alla cena formale di fine clerkship. Nei giorni precedenti avevamo compilato un questionario di valutazione e questa cena, che tocca a tutti in prossimita' della partenza, e' l'occasione per discutere dei punti che non abbiamo gradito e per parlare di quello che invece abbiamo gradito e che quindi deve rimanere cosi' anche negli anni futuri per altri studenti. Inoltre abbiamo ricevuto l'attestato di frequenza e i 1000 dollari Taiwanesi che ci spettano come saldo del nostro "stipendio" che ammonta ad un totale di 4000 dollari. Circa 100 euri, ma non dimenticate che si mangia abbondantemente al ristorante con 120 dollari.
La cena e' stata offerta in un ristorante giapponese molto carino dove ho bevuto il sake' e finalmente provato il Sashimi che si differenzia dal Sushi per l'assenza del riso. Poi ho preso un piatto di pesce cotto tipico e devo dire che la cucina Giapponese non e' per niente male... e questo non fa che alimentare la mia curiosita' verso questo paese, che spero possa essere una mia futura meta asiatica, anche se ovviamente ho sempre chiuso nel cassetto il sogno americano che spero riusciro' a realizzare prima o poi... intanto il Passaporto c'e'...
È stata una bella serata; abbiamo sottolineato come siamo rimasti colpiti dalla gentilezza dei taiwanesi in generale e come i nostri CPs siano stati davvero gentili, sempre presenti e disponibili ad aiutarci. Insomma anche questo segna un piccolo passo verso la partenza... che ormai sembra davvero avvicinarsi...
Dopo cena avevamo in programma di andare ad un grande Night Market ma piove e per raggiungerlo avevamo circa mezz'ora di motorino da fare... quindi nulla... serata al dormitorio cosi' per una volta non infrangeremo la regola numero 1!!!

mercoledì 22 agosto 2007

Bubble Tea


Un'altra cena di saluto: questa volta per Katharina (Germania): oggi e' stato il suo ultimo giorno di ospedale, ma credo la vedremo ancora domani. Questa volta siamo andati in un ristorante vicino all'universita' dove si mangia seduti per terra su cuscini e ci si toglie le scarpe prima di avvicinarsi al tavolo... Un posto abbastanza carino dove i carnivori hanno mangiato il tipico HOT POT, ovvero una specie di fonduta dove nel pentolino con la fiamma sotto trovi della carne, tofu, quei famosi spaghetti che sembrano elastici (noodos) e altro che non saprei descrivere... Io ho mangiato pesce e verdure, il tutto accompagnato dall'immancabile riso! Naturalmente, non c'e' bisogno di dirlo, da bere abbiamo potuto scegliere fra differenti tipi di the! Io ho bevuto black tea, uno dei miei preferiti, ma poi siccome non lo beveva nessuno mi sono bevuto anche il "Bubble Tea" che vedete nella foto! È un prodotto tipico Taiwanese che trovi in quei chioschi che vendono decine di tipi diversi di the. Se lo cercate in www.wikipedia.com potete vedere che e' stato inventato proprio qui a Taichung! Ha l'aspetto del caffe'-latte, ma assicuro che sa di te e viene servito con una cannuccia dal calibro circa il doppio delle normali cannuccie. Questo perche' nel bicchiere ci sono anche dei semi di tapioca dall'aspetto gelatinoso-gommoso. I primi giorni ero un po' restio a provarlo, ma devo dire che mi piace un sacco. Dopo un bicchiare di Bubble Tea ti senti davvero pieno: un po' perche' qui quando prendi il the, ne prendi un bicchierone, un po' probabilmente perche' la tapioca effettivamente riempie. Dico a Shen (la LEO) che in Italia generalmente quando prendi il the freddo al bar puoi scegliere tra the freddo al limone o alla pesca e basta e che non ho mai visto questo strano tipo di the...
A questo punto faccio un'appello: chi vuole mettersi in affari con me e aprire un chiosco che vende the freddo (decine di tipi, non solo due) e soprattutto importare in Italia il Bubble Tea?!?

martedì 21 agosto 2007

Tainan e KTV


...e come promesso ieri mattina partenza all'alba per Tainan, la citta' che non puoi perdere se vieni a Taiwan.
Qui a Taichung alle 6.00 (ora del ritrovo davanti al dorm) era molto nuvoloso. Arrivo a Tainan per le 9.30 dopo un viaggio in treno in cui tutti hanno sempre dormito e... diluvio universale!!! L'ombrello non basta cosi' molti dei miei compagni indossano uno di quei k-way gialli che puoi comprare a 39 dollari da 7Eleven e che praticamente tutti i taiwanesi indossano quando piove. Io, che ne ho uno nel mio zaino, guardo bene gli altri e poi mi dico: "... vengo da Milano, capital of fashion: non andro' mai in giro con un sacco della spazzatura giallo addosso... piuttosto bagnato!" Cosi' ho fatto affidamento solo sul mio ombrellino! La mattina passa tra un tempio e l'altro anche se a noi sembrano tutti uguali... tra la pioggia e un attimo di tregua... a Charles (la nostra guida) non manca l'occasione per farci assaggiare qualche "snacks" tipico di Tainan... che pero' si ostina a pronunciare come "snakes" disseminando un po' di terrore quando ci sediamo per assaggiare... Gli snacks non hanno nulla a che vedere con pizzette, brioscine o cose simili, ma sono veri e propri piatti tipici della cucina di Tainan: grazie a Dio sono vegetariano e mi risparmio cibi inguardabili e puzzolenti in bettole che l'ufficio di igiene non puo' nemmeno immaginare!
E' strano: sebbene Tainan passi per la citta' piu' turistica di Taiwan (dopo Taipei ovviamente) in realta' ci si presenta con un'aria molto desolata (forse per la piogia? o forse perche' il typhoon dello scorso weekend ha dato il meglio di se' proprio qui) e gli autoctoni sembrano non aver mai visto gente che non abbia gli occhi a mandorla e la pelle gialla... ci guardano come vedessero gli extra-terrestri e i bambini ci salutano "Hello!"... a dire il vero anche noi quando incontriamo qualcuno dall'aspetto occidentale, facciamo un sorriso e un mezzo saluto. Quando, stanchi dalla giornata, ci riposiamo in un parco pubblico si avvicina un ragazzo dall'aspetto tipicamente irlandese e non esita ad attaccare bottone chiedendoci da dove veniamo. Lui e' un insegnante di inglese in Korea... viaggiatore solitario con zaino in spalla... Non posso non chiedermi cosa spinga un ragazzo occidentale a trasferirsi in Korea per insegnare inglese... molti europei (compreso io) avrebbero bisogno di improve their english...
Prima di tornare a Taichung naturalmente passiamo al Department Store: 11 piani di Rinascente-style con prezzi praticamente europei. Vado al meno due e vedo una panetteria francese... non resisto: compro del panbrioches e me lo mangio... a Taiwan non ci sono dolci, oppure se ci sono hanno comunque qlc di salato al loro interno e soprattutto in nessun ristorante, nemmeno quelli italiani, ti danno il pane... dopo 20 giorni direi che me lo posso permettere!
Rientro al dorm che e' quasi la 1 di notte e stamattina avevo la presentazione dell'Italia per gli interni del reparto, quindi significa essere in ospedale alle 7.30 (non posso non pensare al Bassini)...
Gli studenti mi fanno qualche domanda dopo la presentazione: dove hai imparato a cucinare? È vero che in Sicilia c'e' la mafia? Merate e' al nord o sud d'Italia? Poi mi chiedono cosa ne pensi di un famoso film italiano uscito di recente il cui titolo in inglese non mi dice proprio nulla... sorry I don't know that film; you know, in Italy sometimes movie titles are not just the translation of english ones...

Stasera si va al KTV ovvero al Karaoke... naturalmente l'ultimo posto dove vorrei andare, ma tutti sembrano cosi' entusiasti che non posso sottrarmi. Entriamo a KTV e dopo le formalita' di rito veniamo portati all'11' piano: il karaoke taiwanese si fa in un piccolo salotto con tv al plasma insonorizzato e solo tu e i tuoi amici partecipate: insomma se non sai cantare nessun estraneo lo sapra' mai perche' e' nell'altra stanza. Compreso nel prezzo anche un sacco di roba da mangiare... Naturalmente scegliamo evergreen internazionali, ma i miei compagni non mi fanno mancare gli unici due titoli italiani: "O sole mio" e "Volare". Io, che fino a quel momento cercavo di non avere mai il microfono davanti alla mia bocca, non posso piu' sottrarmi... ma il napoletano non e' il mio forte... cosi'... sorry it's not italian, just a dialect that I don't know. Ma per "Volare" non posso proprio tirarmi indietro...
La serata va avanti e anche io canto un po' piu' sciolto. Petr (Rep. ceca) conosce tutte le canzoni dei Backstreet Boys e di Britney Spears i cui video, rivisti dopo qualche anno di distanza, sono davvero imbarazzanti... Mentre Julie (Austria) e Olga (polonia) cantano magistralmente When you believe di Whitney Houston e Mariah Carey...
Dopo 4 ore... fine, si torna al dorm e domani di nuovo hospital, ma finalmente alle 8.30: no any presentations!!!

domenica 19 agosto 2007

Sunday, rainy sunday...


Oggi e' proprio domenica...
Sembra una di quelle domeniche autunnali italiane quando non hai nulla da fare (o nella peggiore delle ipotesi devi studiare) e fuori piove... una di quelle domeniche di settembre che probabilmente mi aspetteranno al mio rientro in Italia...
E quando piove tutto diventa grigio, anche l'umore...

Stamattina io, Julie (Austria), Ida (Danimarca) e Olga (Polonia) siamo stati al National Taiwan Museum of Fine Arts di Taichung. Abbiamo visto quadri e sculture di Niki de St. Phalle, un'artista francese morte nel 2002. Molto strani e colorati. Poi i quadri di un artista Taiwanese che praticamente sembrava mischiare un po' tutta l'arte dall'impressionismo in poi...
Verso le 13 ci siamo fermati al Cafe' del museo dove ho potuto mangiare un buon panino con formaggio e verdure che sembrava quasi europeo accompagnato da un lungo caffe' americano... probabilmente fino a qualche settimana fa non avrei mai pensato di poter pranzare con questa associazione... ma dopo 19 giorni a Taiwan, molte regole sul cibo sono destinare a cadere...
Dopo pranzo abbiamo deciso di che la nostra vena e soprattutto il nostro interesse artistico era terminato, quindi abbiamo preso il taxi e siamo tornati al dorm...
La citta' era semideserta: un po' per la pioggia, un po' per la paura del typhoon...

Io, Ida e Julie siamo usciti di nuovo per andare al "Three buildings department store" e per andare a vedere un negozio di scarpe Puma e Nike che dovrebbero essere cheaper than in Italy... Arrivati al DepSt siamo entrati subito perche' stava cominciando a piovere molto forte... il mio ombrellino sta chiedendo pieta' e temo ne dovro' comprare un'altro prima della fine della clerkship... Sono riuscito a trovare un regalino per la famiglia della mia CP che mi ospitera' a Taipei: un libro sull'Italia con le foto delle citta' piu' belle, ma scritto interamente in Cinese e naturalmente si apre al contrario come tutti i libri e i giornali cinesi...
All'uscita pioveva ancora forte, cosi' siamo tornati al dorm senza andare al negozio di scarpe, ci andremo un'altra volta...

Ho compilato il mio questionario di valutazione su questa clerkship e adesso stiamo programmando la nostra gita di domani a Tainan: prendermo il treno delle 6.48am... cosi' un'altra levataccia e martedi' mattina devo essere in ospedale alle 7.30 perche' devo esporre la mia presentazione in Power Point sull'Italia...

sabato 18 agosto 2007

Smiling Buddha



Finalmente per la prima volta da quando sono a Taiwan ho potuto dormire senza sentire la sveglia e cosi' ne ho approfittato per dormire fino a mezzogiorno... tanto fuori pioveva.
Il typhoon alla fine non e' stato molto forte qui a Taichung, ma nelle altre parti dell'isola lo e' stato according con quando fa vedere il telegiornale.
Oggi pomeriggio siamo andati a vedere Smiling Buddha che e' qui vicino e raggiungibile a piedi. È la statua di Buddha ridente piu' grande che ci sia a Taiwan... questo significa che ce ne sono altre piu' grandi, ma e' incazzato?!? Boh...
Abbiamo camminato per un bel po' e al ritorno siamo passati al Carrefour a prendere qlc di cui avevamo bisogno... Nel Carrefour a Taichung ogni angolo c'e' una commessa che vuole mostrarti come funzioni l'aspirapolvere, che ti vuole far assaggiare qualcosa, che vuole farti provare a bere qualcos'altro in offerta. Noi passiamo un bel po' di tempo davanti allo scaffale del the che sembra essere l'unica cosa tipica Taiwanese da portare a casa come souvenir... Naturalmente una commessa molto simpatica che non parla e non capisce una parola di inglese ci fa provare due tipi diversi di the che prepara davanti ai nostri occhi e ci fa sentire come la teiera mantenga l'aroma del the... Credo sia un po' come per noi la moka: piu' la usi e piu' il caffe' diventa buono e la devi lavare il meno possibile... cosi' la teiera per loro...
Io e Ida (Danimarca) rimaniamo stupiti dal prezzo del the... ci sembra un po' alto considerando quanto ne bevono e considerando che nei ristoranti dove hanno da bere, ne puoi prendere quanto ne vuoi che tanto e' compreso nel prezzo del cibo...
Pe non parlare poi delle confezioni un po' piu' belle da regalo... arrivano a 700 dollari taiwanesi(considerate che si pranza con meno di 100 dollari)... Molto strano...
Ritornati al dorm avevamo appuntamento con la CP di Adriana (Ungheria) che ci avrebbe insegnato a fare delle "sculture" con le corde e ci insegna a fare le rose che vedete nelle foto con Ida (quella blu e quella gialla sono opera mia!).
Io insisito per fare un elefante che ho visto nel libro che ha portato, ma dice che e' troppo difficile e che non ha il materiale per farlo, ma solo materiale per le rose... evabbe'...
Adesso siamo nella nostra sala comune (oggi siamo stati gentilmente invitati ad andarcene da quella delle ragazze perche' e' for girls only) e qualcuno sta facendo un gioco con delle tesserine tipo domino ma con ideogrammi cinesi...
Io mi vado a fare una doccia... visto che noi maschi abbaimo l'acqua calda solo dalle 17 alle 23 e cosi' tutte le mattine devo farmi una cold shower.... talvolta mi sembra di essere all'isola dei famosi...

venerdì 17 agosto 2007

A strong typhoon is coming: get ready!!!


Avete presente quando nei telefilm americani annunciano l'arrivano di un urugano che colpira' la California?!? A Taiwan da due giorni non si parla d'altro che del typhoon che sta per arrivare e che ha rovinato i nostri piani per il week end.
Infatti il programma iniziale era quello di andare a Tainan (anche la Lonelyplanet dice: you can't go to Taiwan and overlook Tainan), poi condisiderata meta troppo pericolosa perche' a sud dell'isola proprio dove il typhoon avra' la potenza maggiore. Allora ieri pomeriggio ripieghiamo su Taipei, capitale a nord dell'isola, ma stamattina i nostri CPs (e non solo loro a dire il vero) ci dicono che la cosa migliore e' stare a Taichung che, essendo riparata dalle montagne, dovrebbe essere la zona in cui il typhoon dovrebbe manifestarsi con la minore intensita'...
Nelle settimane precedenti c'erano gia' stati due typhoon ma cosi' piccoli che non ce ne siamo nemmeno accorti, mentre si dice che questo sara' piuttosto forte. Noi europei, che non ne abbiamo mai visto uno, lo viviamo con un misto di curiosita' e preoccupazione, preoccupazione piu' che altro indotta dagli autoctoni...
Oggi a mezzogiorno abbiamo mangiato in un self service vicino all'ospedale e in TV il telegiornale non parlava d'altro. Tutti ci raccomandano di fare provviste, nel caso non sia possibile uscire dal dormitorio nei prossimi giorni e qualcuno dice anche di comprare roba che non deve essere cotta, nel caso dovesse mancare la corrente.
Cosi' oggi abbiamo fatto le provviste: soprattutto acqua, pane, frutta, crackers, qualche dolce, ma anche le carte: se davvero non potremo uscire si prospetta un weekend lungo e noioso, visto che nel dormitorio oltre a dormire non c'e' molto altro da fare...
E domani mattina ne approfittero' davvero per dormire e riposarmi un po' visto che da quando sono qui, a parte lunedi' scorso, non mi sono mai alzato dopo le 7.00 am...
Stasera siamo andati al cinema a vedere i Simpson in inglese con sottotitoli in cinese: essendo un cartone animato era facilmente comprensibile.
Il cinema era al 14' piano di un centro commerciale di Taichung: imitazione del Warner Village dove, al posto dei personaggi della Warner Bros, la mascotte e' costituita da un pinguino.
Dopo il film giro al Night Market (la via centrale con negozi, bancarelle, chioschi, etc) che ormai e' tappa fissa delle nostre serate e ultime provviste da 7ELEVEN.
7ELEVEN e' una catena di piccoli negozi che trovi ovunque qui a Taiwan (ce n'e' uno ad ogni isolato) e vendono poco ma di tutto: qlc da mangiare, da bere, prodotti per la toilette, dolci, pile, sigarette, giornali... e le utili mantelle per la pioggia. Ma la cosa interessante e' che 7ELEVEN non chiude mai e quando dico mai, intendo proprio mai: e' aperto 7 giorni alla settimana 24 ore su 24... come dice il gingle della pubblicita': "Always open: seven eleven!!!" Stasera alle 23.00 stavano facendo i rifornimenti....
Oggi e' partito Armando: un ragazzo messicano di cui ho parlato poco anche perche' ha frequentato poco il nostro gruppo: era nella clerkship di laboratorio, non di reparto e poi e' stato in Tailandia per piu' di una settimana, quindi non l'ho visto molto... In ogni caso il piano del dormitorio dei maschi sembra molto vuoto... ormai siamo rimasti io e Petr (Rep. Ceca) e qualche Taiwanese, compreso il CP dell'Elisabetta Lisi dell'anno scorso... non c'e' nemmeno piu' da aspettare per usare il pc.
I prossimi a partire saremo io e Ida settimana l'altra, manca ancora una decina di giorni, ma l'aria di partenza l'ho sentita oggi per la prima volta quando ci e' arrivata la mail da parte di Shen, la LEO, in cui ci ha mandato il questionario di valutazione e la convocazione per la cena finale di rito con i LEO (che sara' giovedi' prossimo)....
...ma settimana l'altra mi aspetta Taipei: la capitale!!!

mercoledì 15 agosto 2007

Goodbye Stefan and Yoko!



Ti accorgi di quanto siano preziose alcune cose quando ti mancano... e in questo caso ti accorgi di quanto sia preziosa una persona che parli cinese a Taiwan proprio quando decidi che puoi andare al "Three buildings department store" (praticamente la nostra Rinascente, solo che ha 16 piani piu' 5 sotterranei e si sviluppa su 3 palazzi diversi collegati da passaggi tipo ponte chiuso) da solo con Olga (Polonia). Dovevamo comprare solo cartoline (introvabili a Taichung) e chopsticks (le bacchette con cui mangiano i cinesi) da portare a casa come souvenir. Il tutto dovrebbe trovarsi al 10' piano, quindi prendiamo l'ascensore (dove uno stewart cinese ci da il benvenuto, preme il pulsante per noi e ci fa l'inchino) e poco dopo arriviamo in un reparto che assomiglia molto all'Ikea: prendiamo i chopstiks e facciamo un giro negli altri piani... Al piano -3 ci sono altri chopsticks molto costosi... Mi chiama Julie: Judith sta arriavando al dormitorio per portarci a fare la spesa per stasera, perche' come da accordi, avrei cucinato io cibo italiano a casa di due studenti del reparto. Dico ad Olga che dobbiamo andare, ma le cose non sembrano cosi' facili. Innanzitutto aspettiamo un sacco di tempo per l'ascensore che era al 15' piano e noi eravamo al -3. Poi arrivati al piano 1 (ovvero il piano terra) mi reco in una cassa qualsiasi per pagare (pensando che come alla Rinascente tu puoi pagare quello che prendi ovunque)... Non e' proprio cosi'... le cassiere ci guardano stralunate anche perche' non parlano e non capiscono mezza parola di inglese. Andiamo al box informazioni ma anche li' 3 persone non ci comprendono nonostante io mostri i chopsticks e i soldi: mi sembrano ovvie le mie intenzioni, no?!? Cosi' chiamano una persona che dovrebbe sapere l'inglese e me la passano... questa continua a ripetere "can you please speak slower?!?", poi "wait a minute..." insomma intanto sono passati piu' di 20 minuti e io dovrei gia' essere al dormitorio... Alla fine, rendendomi conto che avrei dovuto pagare al 10' piano, non so bene in che modo riesco a far capire che lascio i chopsticks e che li comprero' un'altra volta... Intanto Olga ha chiamato Julie: lei, Judith e un altro studente del reparto arrivano a prendermi davanti al negozio. Io proseguo con loro in motorino verso il supermercato per fare la spesa...
Altra impresa... come cuninare Italiano in un posto dove non vendono spaghetti (il mezzo Kg di Barilla che ho portato dall'Italia mi sembrava poco per 16 persone) e basilico... per fortuna trovo l'origano.
Andiamo a casa degli studenti e naturalmente siamo in ritardo.
Abitano in palazzo con il portiere: Judith deve firmare un registro e prima di poter salire il portiere deve avvisare che stiamo arrivando. Ci accompagna all'ascensore e preme il pulsante del 12' piano... ormai sembra naturale arrivare a queste altezze...
Fuori dalla porta ci sono un sacco di scarpe, cosi' ce le togliamo anche noi ed entriamo. Gli altri stanno gia' mangiando: la mamma dei ragazzi ha preparato un'abbondante cena cinese...anche stavolta me la sono scampata. In ogni caso tutti stanno aspettando la parte di cibo italiano, cosi' mi accomodo in cucina...
Trovo gia' sul gas piena d'acqua una pentola di quelle con lo scolapasta inserito dentro. Dico che le abbiamo anche noi in Italia e la studentessa mi dice: "sure, it's made in Italy!". Chiedo un coltello per tagliare i pomodorini e scopro che nelle cucine taiwanesi non ci sono coltelli: solo una mannaia e una coltellone che e' grande come mezza mannaia, questo e' tutto... Ecco perche' non ne ho mai visto uno in un ristorante...
Decido di preparare delle bruschette e gli spaghetti con sugo di pomodorini freschi: piatti veloci, italiani e facili da preparare...
Per girare la pasta nella pentola devo usare due mega bacchette poerche' non hanno le forchette di legno e devo usare sale fino per l'acqua perche' non hanno sale grosso...
Alla fine riesco a fare tutto mentre gli altri mi guardano chiedendomi mille cose...
Tutti mangiano e sembrano soddisfatti: in pochi minuti finisce tutto. Io assaggio e mi sembra di aver fatto un buon lavoro... Non posso non farmi fotografare mentre mangio gli spaghetti cosi' Italiani con le bacchette (SACRILEGIO!!!). Il ragazzo padrone di casa controlla sul suo Mac-mini e mi dice che la pasta Barilla la puoi comprare anche a Taiwan, ma solo via internet cosi' mi dice che posso restare a Taiwan e aprire un ristorante... me lo avessero proposto prima di laurearmi... ci avrei seriamente pensato!
Verso le 22.00 dopo aver bevuto del pessimo, ma l'unico trovato, vino rosso Italiano, ci riavviamo verso il dormitorio.
Questa cena e' stata l'occasione per salutare Yoko (Giappone) e Stefan (Austria): Yoko (con me nella foto) tornera' a casa domani, mentre Stefan visitera' Taipei fino al 31 agosto.. Insomma mentre l'Italia festeggia Ferragosto a Taiwan, che e' un giorno come tutti gli altri, mi rendo conto che siamo al giro di boa: meta' mese e qualcuno comincia a tornare a casa... Da domani saremo due in meno... non posso dire di essere triste, in fondo conosco queste persone da sole due settimane, ma e' strano perche', nonostante ci si prodighi a scambiarsi numeri di telefono e indirizzi e-mail, credo che tutti siamo piu' o meno consapevoli che con buona probabilita' non ci si rivedra' piu'... Stefan e' stato il primo incoming che ho conosciuto e Yoko sicuramente quella che mi ha fatto ridere di piu'... and so.... goodbye!

martedì 14 agosto 2007

Italian Restaurant



Dopo 14 giorni di cibo cinese, dopo 14 giorni di chopsticks (cosi' si chiamano le bacchette in inglese), finalmente stasera mi sono per lo meno riavvicinato un pochino alle care e vecchie abitudini italiane.
I CPs infatti hanno organizzato una serata tutti insieme per salutare Stefan (Austria) che domani finira' la sua clerkship sebbene passera' poi un paio di settimane a Taipei e con buona probabilita' ci incontreremo all'aeroporto visto che partiamo entrambi il 31 agosto sera.
Cosi' dopo circa 15 minuti di motorino arriviamo da Franco Papa,un ristorante italiano molto invitante nella zona "bene" di Taichung, ovvero quella in cui trovi mega-hotel di 20 piani con hall che hanno vetrate di 5 metri per 3 di altezza e le firme piu' prestigiose (una palazzina solo per Luis Vuitton)...
Il locale, su due piani, ha tavoli con tovaglie a quadri rossi e lo stile richiama sicuramente quello italiano... per una volta non vedi altarini con incensi o lampade viola per zanzare...
Poi ovviamente, come i ristoranti cinesi in europa sono europizzati, cosi' il ristorante italiano a Taiwan e' un po' cinesizzato...
Il menu' in carta plastificata presenta i piatti scritti in inglese con la foto affianco. Immancabili gli spaghetti con ragu' alla bolognese, le lasagne, pizze dagli abbinamenti quasi improponibili in Italia, e la pizza margherita. Come vuole lo stile Taiwanese, devi segnare accanto a ciascun piatto, con una matita quante porzioni ne vuoi e poi consegnare al cameriere.
Inoltre il menu' comprende nel prezzo una bevanda e l'immancabile soup e cosi' spiego che in nessun ristorante italiano ti portano il brodino prima di mangiare la pasta.
I prezzi sono piu' del doppio rispetto a quanto costi mangiare nei comuni ristorantini taiwanesi vicino all'ospedale: un po' per il fatto che si tratta di un ristorante italiano, un po' per la zona proabilmnete.
A tavola solo forchetta e cucchiaio: a Taiwan il coltello e' praticamente inesistente...
Ordino fetuccine con zucca e verdure e coca cola (l'acqua e' gratis, una bottiglia di vino ha un prezzo quasi italiano, folle per i Taiwanesi).
Ok eravamo in tanti, ma ci mettono quasi un'ora per portarci da mangiare e passa circa mezz'ora dal primo all'ultimo. Julie (Austria) e Petr (Rep. Ceca) fanno notare che in Europa questo non sarebbe mai successo, ma decindono comunque che e' giusto aspettare che sia arrivato da mangiare a tutti. I taiwanesi hanno pessime abitudini a tavola e quindi non passa loro nemmeno per l'anticamenra del cervello di aspettare.
Il piatto che mi arriva ha un'aria invitante (non provavo questa esperienza da tempo): assaggio e... e' anche buono!!! Direi degno di un medio ristorante italiano... me lo divoro... Nonostante tutti i camerieri siano cinesi probabilmente il cuoco e' davvero Franco Papa (nome del ristorante) oppure ha imparato a cucinare molto bene...
Chi ha ordinato gli spaghetti li arrotola aiutandosi con il cucchiaio pensando che sia il modo classico italiano anche se avevo gia' spiegato che non e' molto polite...
Certo strano essere in un ristorante italiano e vedere solo taiwanesi... come andare in un ristorante cinsese in Italia ed essere servito da Italiani... ma meglio non formalizzarsi...
Dopo cena foto di rito e ritorno al dormitorio passando per un negozio di prodotti tecnologici che, ok costano meno che in Italia, ma non in modo cosi' esagerato come tutti si aspettavano...
E domani... cena a casa di uno studente del reparto... Stefa'no will show us Italian cooking...

lunedì 13 agosto 2007

No space between us!!!



Sicuramente la parte piu' divertente della nostra gita del week end scorso e' stata l'accomodation...
Appena ho visto quei boungalow fatti quasi interamente di legno e sospesi 30 cm dalla palude ho pensato: "non solo ho tentato la sorte venendo a Taiwan, ma per di piu' l'ho sfidata per la seconda volta aderendo al United Social Program..." (cosi' si chiama questa gita che ha riunito tutti gli studenti stranieri presenti a Taiwan).
Quello che non si vede dalla foto, ma che potete facilmente immaginare, e' che queste simpatiche capannine erano in mezzo al niente, eccetto che per la casa della padrona; per il resto campagna incontaminata, un fiume, una risaia e nulla altro...
Chi ha avuto la (s)fortuna di viaggiare con me potra' facilmente immaginaere che la prima cosa che mi sono chiesto era se ci fosse o meno il bagno, rassegnato al fatto che avrei dovuto fare di necessita' virtu' e fare a meno della doccia per una volta...
Quello stesso pomeriggio la padrona ci ha fatto visitare una delle casette, cosi' avrei presto saputo di che morte dovevo morire.
Appena entrati sia io che i miei compagni siamo rimasti impressionati: non solo c'era il bagno (in realta' due zone separate: una per la doccia e una per il wc e in entrambe un lavandino), ma erano molto confortevoli e puliti... molto piu' del nostro dormitorio... quella stessa sera lo avrei definito il posto piu' romantico dove portare una ragazza...
Dopo questa breve visita tranquillizzante abbiamo proseguito il nostro pomeriggio un po' piovoso, abbiamo noleggiato delle biciclette cosi' basse dal far fatica a pedalare e quando alle 21.00 siamo tornati gli altri studenti avevano gia' preso possesso di quasi tutti i bungalow.
Il LEO (per i profani e' una specie di leader) ci dice che avremmo dovuto trovare sistemazione dove c'era ancora posto.
Ci consegna una chiave: aprimo al prota e vediamo che quel bungalow non era ancora stato preso da nessuno. Ci guardiamo in faccia: eravamo in 9 e ogni bungalow ha 9 posti letto... Con un po' di imbarazzo iniziale qualcuno comincia a chiedere se per qualcuno fosse un problema il fatto che fossimo maschi e femmine insieme... ma le ragazze sembrano meno preoccupate di noi...
Ben presto Yoko ci abbandona silenziosamente... forse non ha capito che avremmo duvuto condividere tutti lo stesso bungalow o forse per una volta aveva capito benissimo e zitta zitta si e' data alla fuga... ovviamente noi non ce ne siamo acorti subito e, come spesso e' accaduto in tutto questo tempo, ogni tanto ci guardavamo attorno ed esordivamo con la frase "What about Yoko?" con la variante "Where's Yoko?" direi che e' stato sicuramente uno dei tormentoni del week end.
All'interno della casetta abbiamo trovato: 9 asciugamani, 9 spazzolini e dentrifici, 9 pettini, 9 saponette, 9 bagnoschiuma, 9 bottiglie d'acqua, 9 bustine di Nescaffe', la TV, il frigo e la lampada viola che frigge le zanzare (ormai quasi introvabile in Italia, immanacabile a Taiwan, soprattutto considerando che eravamo su una palude).
Fino a qui tutto normale, ma bisogna pensare che i Taiwanesi sono molto strict sul rapporto maschi-femmine. Forse ho gia' detto che a noi maschi non e' permesso accedere al piano del dormitorio dove ci sono le camere delle ragazze, quindi ci domandavamo cosa avrebbe pensato Chen (la LEO) e poco dopo infatti stava bussando alla nostra porta per controllare che ognuno avesse trovato la sua sistemazione. Quando ha realizzato che stavamo condividendo quei 5 metri quadrati in 3 ragazzi e 5 ragazze ha spalancato gli ho occhi, cercando cmq di fare l'indifferente... E cosi' ci ha ricordato che la mattina successiva la colazione sarebbe stata alle 8.00.
Non a caso il nostro bungalow (poi ribatezzato il bungalow della perdizione) era il numero 4 e naturalmente, poiche' a Taiwan il 4 porta sfiga, non avevamo il numero affianco alla porta come tutti gli altri...
Qualche minuto per decidere la sistemazione dei posti letto (i maschietti in un sottotetto, le ragazze divise tra i due letti matrimoniali e l'altro sottotetto) e subito le ragazze si sono dimostrate molto disinibite: Katharina si e' tolta i pantaloni davanti a tutti e in mutande si e' diretta verso il bagno, Adriana ha fatto piu' o meno lo stesso, Julie e' uscita dalla doccia avvolta solo dall'asciugamano...
Risate generali...
La mattina seguente, nonostante il tempo piovoso, abbiamo voluto fare una foto di gruppo nel terrazzino e Julie ha coniato il secondo tormentone della gita: "No space between us!!!" Ovvero state piu' vicini... ripetuto poi per ogni foto di gruppo!
Ieri sera una breve visita a Taipei (la capitale dell'isola) dove alcuni dei nostri hanno assaggiato la carne di serpente e poi a mezzanotte eravamo di nuovo a Taichung... Taipei ovviamente e' un'altra cosa rispetto a Taichung.. per questo mi sono convinto che non posso partire senza visitare almeno le cose piu' importanti, quindi penso di trascorrere nella capitale gli ultimi giorni dalla fine della Clerkship (28 agosto) alla partenza (31 agosto).
Stamattina al risveglio pioveva a dirotto... avevo sonno, non volevo bagnarmi... ho spento la sveglia e mi sono girato dall'altra parte: ho raggiunto i miei compagni in ospedale solo all'ora di pranzo!!!

venerdì 10 agosto 2007

Pharmacy

Al primo piano sotterraneo del Bassini trovi il bar, la mensa, il laboratorio analisi, la camera mortuaria e il guardaroba.
Al primo piano sotterraneo del China Medical University Hospital trovi immediatamente una porta con scritto Pharmacy. Dietro quella porta c'e' una vera e propria farmacia di medicina cinese.
Un po' diversa dalle nostre farmacie, ma sicuramente non ha nulla a che fare nemmeno con le industrie farmaceutiche europee. Alla prima impressione sembra una farmacia d'altri tempi, di quelle che si vedono nei musei.
Dietro due banconi, ci sono delle cassettiere enormi e aprendo ogni cassetto si trovano diversi prodotti medicinali, tutti rigorosamente naturali, tutti con l'etichetta ordinata sulla testata del cassetto.
I medicamenti cinesi si preparano ancora come una volta: la Dr.ssa legge dalla ricetta e con la bilancia di precisione comincia a pesare i vari componenti fino ad ottenere una miscela che verra' ridotta in polvere.
Nei vari scaffali troviamo anche un barattolo trasparente contenente dei piccoli serpentini arrotolati su se stessi come le rotelle di liquirizia: Judith dice che servono per curare non ho capito quale malattia vascolare...
Poi spostandosi un po' si puo' trovare una scaffale con centinaia di flaconcini di plastica tutti uguali che contengono gli ingredienti gia' ridotti in polvere o talvolta anche gia' miscelati.
Vengo colpito da una macchina nella quale inserendo la polvere e indicando quante bustine si vogliono ottenere, imbusta il prodotto in sacchettini sigillati come le bustine del the. Certe polveri infatti vanno fatte bollire in infusione proprio come si fa normalmente per il the. Tutto questo sembra lontano anni luce dalla concezione moderna che abbiamo del farmaco: una pastiglietta da ingoiare con un bicchiere d'acqua.
Judith fiera ci dice che nel loro ospedale si prendono molto cura dei pazienti e spesso insegnano loro come prepararsi a casa questi medicamenti mostrando le fasi della preparazione; infatti non sempre questi capiscono dalla semplice spiegazione del medico.

Domani e domenica siamo in gita a Hulien: dicono tutti che sia un posto molto bello... speriamo, visto che la partenza domani e' programmata per le 5.00 del mattino... e anche questo week end non si dorme... La cosa che mi incuriosisce e' che ci saranno piu' o meno tutti gli studenti stranieri dislocati nelle diverse universita' di Taiwan... dopo 10 giorni riusciro' a sentire qualche parola di Italiano?!?

giovedì 9 agosto 2007

Piscina e Bowling


Oggi e' stata una giornata diversa dal solito.
Gia' ieri Judith ci aveva chiesto se oggi pomeriggio saremmo andati con lei in piscina e noi naturalmente abbiamo accettato con piacere. Inizialmente avremmo dovuto avere ospedale normalmente di mattina, un'ora al pomeriggio e poi alle 15.00 appuntamento al dormitorio per andare in piscina...
Le cose non sono andate proprio cosi'... Stamattina Julie e io abbiamo detto che avevamo bisogno di comprare il telo per la piscina cosi' senza pensarci due volte Judith ha detto che avremmo avuto una giornata libera e cosi' ci ha accompagnato per negozi per comprarlo e fare altre spese... Davvero strano... come se un giorno il vostro medico di riferimento all'ospedale, nel bel mezzo della mattinata, vi propone di andare in centro Monza per negozi... Ma ormai cerco di non stupirmi piu' di tanto.
La piscina a Taichung non e' molto diversa dalle piscine coperte italiane: c'e' anche una sauna, ma la cosa bella e' che puoi decidire di nuotare nella vasca con warm water o in quella con cold water... e poi c'e' una vasca piu' piccola con hot water nella quale ho fatto davvero fatica ad entrare da quanto era bollente.
Dopo la piscina merenda in un chiosco in cui ti vendono fagioli in 50 maniere diverse (ricordate che sono frutti, non verdure), ma io mi sono limitato a prendere un succo d'arancia nel quale ho trovato 3 mandarini cinesi... Un po' difficile spiegare come li chiamiamo in Italiano visto che "mandarino" vuol dire cinese, quindi e' come se un frutto si chiamasse "italiano italico"
Stasera dopo cena siamo andati al bowling e abbiamo fatto una mega partita a 4 corsie... infatti come potete vedere dalla foto i taiwanesi sono tanti... Naturalmente siamo andati in motorino e i semafori che abbiamo passato con il rosso non li ho piu' contati dopo il terzo...
Dopo il primo tiro in cui ho fatto una porca figura, il canale laterale e' tornato ad essere il mio migliore amico... per fortuna non solo per me...
Ad un certo punto una ragazza taiwanese mi chiede: "which is the difference between pasta and spaghetti?!?"

mercoledì 8 agosto 2007

There's Mr. Green: let's go!


La prima cosa che ti colpisce cammianando per le strade di Taiwan e' sicuramente il singolare semaforo dei pedoni. Non a caso e' anche la prima cosa che puoi leggere sulla quasi introvabile (e una delle poche, se non l'unica non tradotta in Italiano) LonelyPlanet di Taiwan.
Come si puo' vedere dalla foto, e' molto diverso dalla versione Italiana. Un omino verde - Mr Green - inizia a camminare lentamente mentre sopra di lui c'e' il countdown dei secondi che ti rimangono per attraversare la strada. Quando questi stanno per scadere, Mr. Green comincia a correre perche' di li' a poco le automobili, ma soprattutto una valanga di motorini cominceranno a correre in modo frenetico.
A questo punto puoi vedere l'omino rosso: devi aspettare! A dire il vero non tutti i semafori, anzi ne ho visti pochi a Taichung, hanno il countdown anche per il rosso: la maggior parte solo per il verde!
Tuttavia anche quando c'e' Mr. Green le strade di Taiwan sono sempre caotiche e non pochi motorini e qualche auto (compresi i Taxi) passano indifferenti dei pedoni, anche se questi indossano un camice bianco!
E qui qualcuno avra' avuto un attimo di smarrimento... Camici bianchi in mezzo alla strada?!? Si' qui medici e infermiere camminano tranquillamente per la strada con divise e camici bianchi, soprattutto alla pausa pranzo. Oggi ho pranzato in un self-service vicino all'ospedale e un medico con divisa verde e camice si arrabattava per prendere da mangiare... un'altro con ancora la mascherina al collo era gia' seduto al tavolo... In Italia non puoi uscire dall'ospedale con divisa e camice; anzi, nella mensa dell'ospedale, devi essere in borgehse e appendere il camice all'attaccapanni all'entrata... Naturalmente il primo pensiero e' andato a Silvana, la caposala della sala operatoria del Bassini che mi ha rincorso per tutto luglio quando mi azzardavo a camminare fuori dalla sala operatoria con gli zoccoli azzurri fino a quando, rassegnata, mi ha procurato gli zoccoli verdi per andare in giro per l'ospedale...

martedì 7 agosto 2007

Si fa presto a dire "gelato"...



Questo pomeriggio il Dr. Li che vedete in primo piano nella foto ci ha tenuto una piccola lezione sui 14 meridiani dell'agopuntura... o meglio questo e' quello avrebbe dovuto fare visto che la lezione e' durata meno di un'ora e ne ha spiegati solo due... E poi ancora una volta viviamo questa strana esperienza taiwanse: i medici che ci fanno lezione, ci offrono qualcosa da mangiare... tanto per cambiare... visto che a Taiwan ogni occasione e' buona per mangiare!

Judith, la specializzanda, ci spiega che l'intenzione del Dr. Li e' quella di offrirci "some kind of ice cream" cosi' quando vedo tirare fuori dai sacchetti delle scatole rotonde di cartone e dei cucchiai di plastica, non posso che pensare al gelato italiano... I primi presentimenti che non si tratti esattamente di gelato mi sorgono quando vedo che ad ognuno vengono date due vaschette: una piu' piccola e una piu' grande... ben presto scopro che in quella piu' grande c'e' il ghiaccio e in quella piu' piccola la frutta... Vabbe' non sara' gelato, ma almeno qualcosa che si avvicinera' alla granita... va bene lo stesso visto che a Taiwan ho sempre sete. Mi avvicino al lavandino per togliere un po' di ghiaccio dalla vscehtta per farci stare la frutta e quando apro la seonda vaschetta cosa vedo?!? Un pezzo di bana, un pezzo di mela, un pezzo di anguria, altra frutta rotonda mai vista in Italia, qualcosa che assomiglia ai Lichis (o come diavolo si scrive) e..... FAGIOLI e LENTICCHIE!!!! Si proprio cosi'... per i cinesi (Yoko poi mi dice che e' cosi' anche in Giappone) i fagioli sono frutti, non verdure...

Un po' schifato, come del resto tutti gli altri europei, mischio questa cosa che qui chiamano "Eight Treasures Ice" e assaggio... beh incredibile solo a pensarlo: credo di mangiare una schifezza e invece non e' poi cosi' male... Mentre mangiamo alzo lo sguardo dalla vaschetta, incontro quello di Ida che anche lei mangia incredula e scoppiamo a ridere... Yoko invece lo sta divorando.... Katharina, vedendo che vado avanti a mangiare, mi sussurra in un orecchio "You're very brave" Il tutto mentre il povero Dr. Li cerca di spiegare con un inglese un po' arrugginito facendosi aiutare da Julie che traduce dal cinese all'inglese...

Ad un certo punto esordisce: "Have you got any question?!?" Ne avremmo tante, ma non sull'agopuntura...

lunedì 6 agosto 2007

Visita e Parere, Forchetta e Caffe'...


Sono molto soddisfatto della giornata di oggi.
Per prima cosa stamattina Judith (la specializzanda) ha chiesto chi di noi volesse seguirla per "consultations"... Io ho accettato senza capire bene di cosa si trattasse, ma ben presto ho realizzato con piacere che si trattava di quelle che al San Gerardo, ma credo ovunque in Italia, si chiamano VISITA E PARERE ovvero consulti specialistici in altri reparti.... e per altri reparti a Taiwan devi intendere i reparti di medicina occidentale, dal momento che l'agopuntura appartiene alla medicina Cinese. Cosi' con il camice indossato siamo usciti dall'ospedale per passare nel padiglione che si trova ad un isolato dal nostro e abbiamo cominciato un giro interminabile di agopunture nei diversi reparti. Speravo di vedere qualche consulto in Ginecologia, ma erano quasi tutti in Neurologia. Infatti l'agopuntura e' utilizzata molto, oltre che per il dolore, per il trattamento degli esiti dell'ictus. Finalmente vedo un reparto di degenza Taiwanese visto che il reparto di agopuntura e' esclusivamente ambulatoriale. Cominciamo il giro dal 17' piano e naturalmente appena mi avvicino alla finestra vengo rapito dalla visuale: avevo davanti a me tutta Taichung come non l'avevo mai vista. L'ospedale e' uno dei palazzi piu' alti e sembrava di vedere quelle viste di New York da cartolina... Il reparto in se' e' molto simile a quello di ER: un grosso bancone in mezzo dove lavorano in media 18 persone tra infermiere, medici, allieve inferimiere e segreterie... In un reparto italiano tutto questo non esiste: le infermiere, se ti va bene, sono 4 o 5 e di segreteria ce ne' una sola che lavora principalmente nello studio del primario. I degenti per ogni reparto sono davvero tanti: basta vedere quante camere, ma soprattutto quante cartelle ci sono tutte ordinatamente riposte nelle mensole al centro dell'area del bancone. Judith deve togliere gli aghi, il Dr Fu e' passato a metterli 20 minuti prima. I pazienti che vediamo sono molto sofferenti, ben diversi da quelli che si vedono in ambulatorio di agopuntura o che vengono a farsi operare di prolasso al Bassini... Accanto ad ogni letto c'e' un letto piu' piccolo per i familiari e molti familiari stanno riposando/dormendo su quei letti. Le camere sono affollate di parenti (in Italia durante il giro devono sparire), di roba da mangiare, da bere, di biancheria del degente e dei familiari che dormono con lui... tutto questo moltiplicato per i 2-3-4 letti che ci sono in ogni stanza separati dalle classiche tende stile ER. I familiari ci guardano incuriositi... non capita tutti i giorni di vedere persone occidentali... Una signora ci racconta in inglese che sua mamma ha 95 anni e si e' rotta due volte la gamba e nessuna terapia e' stata in grado di curarla, ma da quando fa l'agopuntura e' molto migliorata e puo' muovere l'arto fratturato... Non e' la prima volta che sento una storia del genere da quando sono qua.... anche i familiari capiscono che da noi l'agopuntura e' praticamente inesistente e cercano di farci percepire che ha i suoi benefici... rimango colpito...
Sfoglio una cartella: la struttura ricorda molto le nostre, gli stessi fogli per i parametri, gli stessi separatori colorati... l'anamnesi e l'esame obiettivo sono scritti in inglese, il resto tutto in cinese... il diario e' scritto al computer e stampato (in questo sono piu' avanti di noi). Resto colpito dalla richiesta di visita e parere: un foglio scritto al computer con una vera anamnesi e la frase finale dice: we need your great experience to help this pazient. Thanks a lot... In italia il mitico folglietto rosa del San Gerardo e' scritto a mano, notizie anamnestiche quasi inesistenti e il piu' delle volte reca la scritta URGENTE che letta tra le righe significa: CERCA DI MUOVERTI CHE NON VOGLIO DOVER SOLLECITARE LA VISITA AL TELEFONO... ma i cinesi in cortesia hanno tanto da insegnarci...
A mezzogiorno andiamo in un ristorante molto carino, con l'equivalente di 1.5 euri mangiamo a sazieta' e beviamo the a volonta'... in quei rari ristoranti dove ti servono da bere, puoi prendere tutto il the che vuoi pagando comunque solo la portata che mangi...
Rimaniamo colpiti dal fatto che sul vassoio troviamo un cucchiaio e.... udite udite... una FORCHETTA di metallo... Noi europei quasi ci commuoviamo e il momento merita uno scatto... dopo una settiamana di bastoncini, finalmente una forchetta... Poi mi chiedono se il vero modo di mangiare all'italiana prevede che si arrotoli la forchetta sul cucchiaio alla Alberto Sordi e rimangono sorpresi quando dico che e' un po' unpolite e che si dovrebbero arrotolare gli spaghetti soltanto con la forchetta senza aiutarsi col cucchiaio... Qualcuno mi chiede se gli spaghetti si possono tagliare con il coltello...
Oggi pomeriggio ancora reparto, con una dormitina sulla sedia in un momento in cui avremmo dovuto fare studio individuale... poi sono stato la cavia per l' hot cupping: una specie di massaggio che prevede l'accensione di una fiamma su un bastoncino di metallo con un tampone infilato nell'alcol, poi va passato dentro un bicchiere che va immediatamente appoggiato su un muscolo... la fiamma crea un effetto di sottovuoto che determina una bozza sulla superficie corporea su cui e' appoggiato... Facendo queste applicazioni sui muscoli del cingolo scapolare, dovrebbe aiutare per la cervicale...
All'uscita dall'ospedale Ida ha una fantastica idea: passare da Starbucks a prendere un caffe'. Io prendo un Italian Espresso Coffee' che mi costa la bellezza di 65 dollari taiwanesi (= 1.5 euri)... stessa cifra con cui abbiamo mangiato al ristorante... pazzesco... per di piu' devo aspettare quasi 10 minuti per averlo nonostante al banco lavorino 3 persone... Insomma non e' stato un grosso affare ma sentivo la mancanza del caffe' e poi questa giornata lo meritava...
Lo sorseggio piano piano e lo assaporo... e' molto simile al caffe' italiano e mentre lo bevo mi tornano alla mente un sacco di ricordi... i caffe' presi alla macchinetta dell'universita' tra una lezione e l'altra, il caffe' di casa alla mattina prima di uscire, il caffe' del Bassini...